Vegetariani per una settimana per il bene del pianeta: inizia oggi la World Meat Free Week

La carne, in primis quella bovina, ha un impatto notevole in termini di emissioni di gas serra ed è uno dei motori della deforestazione in Amazzonia. Limitarne il consumo significa non solo seguire un regime alimentare più sano, ma anche contribuire a tutelare l’ambiente e a contrastare la crisi climatica.
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Federico Turrisi 15 Giugno 2020

Spesso su Ohga ci siamo soffermati sui benefici per la tua salute di una dieta bilanciata, e ti abbiamo consigliato di ridurre il consumo di carne, in particolare quella rossa e lavorata. Non solo, i prodotti di origine animale hanno un impatto ambientale di gran lunga superiore a quelli di origine animale. Pensa, per esempio, che per ottenere un chilogrammo di carne bovina si consumano 19.525 litri di acqua, mentre per un chilogrammo di ortaggi di stagione ne bastano 335 (stando ai dati della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition). Per non parlare dell'impronta di carbonio: a una bistecca di carne di bovino di 250 grammi è associata l'emissione di quasi 3,4 chili di CO2, l'equivalente di un'automobile di cilindrata medio-grande che percorre 16 km, mentre la stessa quantità di patate incide per circa 0,06 chili di CO2 (57 volte di meno rispetto alla bistecca).

Perché allora non fare un piccolo sacrificio e, per cominciare ad adottare uno stile di vita più rispettoso dell'ambiente e degli animali, non rinunciare alla carne per una settimana? È questo l'appello lanciato dalla World Meat Free Week, che inizia oggi e termina il 21 giugno. In fondo, è tutt'altro che una missione impossibile diventare vegetariani per sette giorni e gradualmente diminuire la quantità di carne nel corso dell'anno.

Il messaggio della campagna di sensibilizzazione è molto chiaro: ognuno di noi può fare la differenza con le scelte di tutti i giorni, a partire dall'alimentazione. In gioco ci sono le sorti del pianeta, dal momento che i nostri comportamenti hanno un'influenza sulla crisi climatica e sulla deforestazione. Come mette in evidenza il rapporto “Foreste al macello II" pubblicato da Greenpeace lo scorso 5 giugno in occasione della giornata mondiale dell'ambiente, parte della carne brasiliana che sbarca sul mercato europeo è "contaminata" da attività illegali che accelerano il disboscamento della foresta amazzonica. E così il costante ampliamento delle monocolture di soia, per la creazione di mangimi per il bestiame di tutto il mondo, sta causando la perdita di biodiversità e di ettari di superficie forestale in Brasile.

Attenzione, abbandonare la carne per una settimana è un gesto simbolico; non ti viene chiesto di rinunciare totalmente alla carne, ma è importante quanto meno comprendere il significato di un consumo consapevole. Quando fai la spesa, per esempio, privilegia il più possibile prodotti locali a filiera corta, provenienti da allevamenti sostenibili che rispettano il benessere degli animali. In generale, riducendo il consumo di carne, potrai dire che stai dando il tuo contributo per salvare il pianeta.