Versatile, naturale e sostenibile. Così il legno diventa protagonista all’edizione 2023 di Klimahouse

Ha inizio oggi la 18esima edizione di Klimahouse, la fiera Internazionale specializzata per l’efficienza energetica e la sostenibilità. Nell’ambito del Wood Architecture Prize otto finalisti presentano progetti di architettura che hanno saputo valorizzare il legno come materiale di costruzione.
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Gaia Cortese 8 Marzo 2023

Nel 2021 l'Italia è diventata il terzo produttore europeo di case in legno, con una crescita del 33 per cento rispetto al 2020. Tuttavia, per quanto la cultura del legno si stia diffondendo, la portata del fenomeno è ancora lontana dai livelli raggiunti in altri paesi occidentali e del Nord Europa, dove il legno tecnologico in edilizia si sta affermando come uno dei materiali protagonisti della transizione energetica imposta dall'Agenda 2030.

Valorizzare l’impiego del legno per promuovere un’architettura sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico è il principio per cui è stato concepito il Wood Architecture Prize, il primo premio sull’architettura in legno in Italia che punta a promuovere le numerose potenzialità di questo materiale naturale ed estremamente versatile.

Il premio sarà assegnato oggi a Fiera Bolzano in occasione del Wood Summit della 18esima edizione di Klimahouse, la manifestazione internazionale che è ormai diventata un punto di riferimento per il risanamento e l’efficienza energetica nell’edilizia.

CiAsa Aqua Bad Cortina

Dei 64 progetti inizialmente candidati, sono otto le opere finaliste in tre categorie progettuali. Tra i finalisti, CiAsa Aqua Bad Cortina, progettata dallo studio Pedevilla Architects è una casa d’alta montagna realizzata con materiali naturali e di provenienza locale che mette al centro dell’attenzione la sostenibilità ambientale e sociale. Situata a San Vigilio di Marebbe, CiAsa Aqua Bad Cortina si affaccia su una sorgente termale ed è subito ben riconoscibile anche da lontano. grazie alla forma del suo tetto.

I tre piani sono stati realizzati con legno recuperato dopo la tempesta Vaia del 2018. Tutte le pareti sono in legno di abete rosso, utilizzato rispettando il senso di crescita della pianta e senza collanti, caratteristica tipica del sistema costruttivo Holzius, mentre la facciata è rivestita con scandole di larice
tagliate a mano.

Costruiamo con materiali e artigiani locali. Vogliamo dare ai nostri progetti la possibilità di durare con dignità.

Studio Pedevilla

L’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale è chiara, infatti, la maggior parte dei materiali utilizzati sono naturali e di provenienza locale. Non solo il legno della casa, ma anche la pietra per i pavimenti e i bagni proviene dalle montagne circostanti, così come le maestranze sono a km zero. La sostenibilità si esprime anche attraverso la durabilità dei materiali, per cui il larice in facciata è stato scelto perché resistente agli agenti atmosferici anche senza alcun trattamento, mentre il legno massello sviluppa nel tempo una patina protettiva che gli conferisce non solo carattere, ma anche fascino.

Casa quattro

Un'altra casa sostenibile realizzata in legno, paglia di riso e sughero, caratterizzata da un'architettura estremamente semplice, priva di ogni elemento non essenziale, è Casa quattro dello studioLCA Architetti. Situata nella periferia milanese, Casa quattro ricorda i piccoli casali e i fienili della campagna lombarda,
riproponendo un edificio di tipo primitivo dove la natura ha dettato la scelta dei materiali da costruzione: legno per la struttura di base, paglia di riso come
isolante all’interno della struttura a telaio in legno e sughero come isolante esterno a vista; le finiture interne e gli arredi invece sono in pietra e legno di rovere.

La scelta della paglia di riso è stata una scelta di carattere etico, con lo scopo di dare una seconda vita a ciò che è normalmente considerato nella produzione nel riso e bruciato in campo. Scelte di questo tipo incontrano obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, attivando virtuose filiere produttive, che permettono, in questo caso ai numerosi coltivatori del vercellese, di generare sostentamento da un sottoprodotto, non più considerato scarto.

Lilelo

Rimanendo in zona nel Monferrato, Atelier LAVIT ha presentato a Klimahouse Lilelo, un eco-lodge pensato come un’evoluzione della capanna primitiva e dove il legno è un involucro protettivo. Immerso tra le vigne, Lilelo è composto da tre suite indipendenti e da una reception comune.

Immerso tra le vigne, questo lodge è stato pensato come un’evoluzione della capanna primitiva, che tuttavia diventa parte del paesaggio circostante, tra i filari delle viti e le colline all’orizzonte. La struttura è studiata per una piccola comunità: una capanna è destinata a luogo di incontro e condivisione, mentre le altre tre strutture sono suite indipendenti, ma interconnesse tra loro. Lungo il perimetro invece, tante vetrate aperte che lasciare "entrare" il paesaggio.

Ninin

Altro progetto interessante è Ninin dello studio Ellisse Architetti. Si tratta di un rifugio nel bosco, risultato di un intervento di rifunzionalizzazione per il risanamento conservativo di un piccolo rustico in pietra un tempo funzionale alle attività agricole, oggi ripensato come residenza temporanea e turistica.

L’idea di produrre costruzioni che possano tornare alla terra senza lasciare tracce o rifiuti di alcun tipo, è stata alla base del progetto. Da qui l’impiego di materiali quanto più disponibili a livello locale e a minor impatto ambientale, quali la pietra arenaria e il legno di castagno, calce idraulica di provenienza italiana,
pannelli di canapa o di fibra di legno per l’isolamento.

Anche la scelta della tecnologia costruttiva in legno ha seguito logiche di sostenibilità e funzionalità e l’utilizzo di una struttura a telaio per ampliare il volume esistente è stata valutata la soluzione più coerente. Infine, la tecnica giapponese di protezione de legno, nota come “sou sushi ban”, applicata alle tavole di rivestimento ha poi centrato il doppio scopo di valorizzarlo a livello estetico e proteggerlo ulteriormente senza impiegare vernici.