Viviana, la giornalista cubana che va in bicicletta per promuovere pratiche green

Viviana Diaz ha 26 anni e di mestiere fa la giornalista. Per sensibilizzare l’opinione pubblica cubana e i turisti sui temi ambientali, la prima domenica del mese organizza una grande biciclettata per le strade dell’Avana. E grazie anche all’utilizzo dei social network sono sempre più numerosi i ciclisti che la seguono.
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Federico Turrisi 22 Ottobre 2019

Al posto dei venerdì, ci sono le domeniche. Quelli di Viviana Diaz, giornalista cubana di 26 anni dell'Avana, non sono dei veri e propri scioperi alla Greta Thunberg. Del resto, Viviana non va a più a scuola da un pezzo, ma in comune con l'attivista svedese ha la sensibilità per le questioni legate all'ambiente e all'emergenza climatica. Probabilmente li chiameresti flash mob. La prima domenica del mese, infatti, Viviana si unisce a decine di ciclisti che invadono pacificamente le strade dell'Avana per invitare la popolazione locale e i turisti ad abbandonare i mezzi di trasporto inquinanti, come le auto a benzina e diesel, e a preferire la bicicletta, più salutare ed ecologica.

Dal settembre 2017 Viviana fa parte dell'associazione Bicicletear La Habana. Il movimento ambientalista spontaneo più famoso sull'isola di Cuba non è Fridays For Future, bensì è proprio Bicicletear La Habana. A differenza di Fridays For Future, il movimento capeggiato da Viviana non è da intendersi come giovanile, ma è più trasversale. Se l'età della maggioranza degli aderenti all'iniziativa è compresa tra i 20 e i 30 anni, alle biciclettate partecipano persone di tutte le età, sia adolescenti sia over 40, perfino alcune persone che ricoprono incarichi politici o amministrativi.

La bicicletta era diventata un mezzo di trasporto assai diffuso a Cuba soprattutto durante gli anni più duri della crisi economica, iniziata nel 1991 con il crollo dell’Unione Sovietica che era il principale partner commerciale del regime cubano. Era quindi diventata quasi un simbolo della crisi. In seguito, con la ripresa dell’economia cubana grazie all’arrivo del petrolio a basso costo dal Venezuela, le biciclette sono quasi sparite del tutto dalle strade. Ora però il Venezuela è un paese sull'orlo del collasso e lo spettro della crisi è riapparso a Cuba. Lo scorso 11 settembre il governo di Miguel Díaz-Canel ha annunciato misure straordinarie per incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi alle automobili. E così le biciclette si sono riprese la loro rivincita.

Viviana e Bicicletear La Habana hanno dunque trovato nel governo un alleato per la loro lotta. A consentire una rapida crescita del movimento e della coscienza ambientalista dei cubani hanno però contribuito soprattutto i social network. E il tam tam sul web ha permesso di coinvolgere anche molti turisti in visita nella capitale cubana. Quando potremo vedere un'iniziativa del genere anche in una grande città italiana?