“Voglio un mondo pulito”, l’associazione che vuole dare un volto nuovo alla città di Salerno

Ciccio Ronca è il presidente di un’associazione che, a Salerno, organizza tante iniziative ecologiche e di sensibilizzazione. Da qualche tempo ha deciso di dedicarsi totalmente a questa sfida, accompagnato dalla sua passione per la musica e dai benefici della meditazione. La sua è una storia che rivela come il bello sia sempre dietro l’angolo e dobbiamo solamente trovarlo.
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Emanuele La Veglia 3 Maggio 2021

Voglio un mondo pulito! Quante volte avrai detto o pensato questa frase. Pensa che c'è chi ne ha fatto il nome della sua associazione. Stiamo parlando di Ciccio Ronca, giovane presidente di una realtà no-profit che, insieme a una grande squadra, vuole liberare strade, parchi e spiagge dai rifiuti. Ecco cosa ci ha raccontato.

Quando è partita quest'avventura?

Tutto parte nel 2019. Pensavo da tempo di fare qualcosa per l'ambiente, ma non sapevo da dove iniziare, così in un pomeriggio di marzo decisi di “sporcarmi le mani”. Presi guanti e buste, e andai a ripulire una spiaggia che frequentavo spesso e dove vado tuttora. Una volta finito, decisi di postare la foto sui social, invitando a venire con me chiunque ne avesse voglia. Rimasi che in molti mi contattarono, raccontandomi di avere il mio stesso desiderio ed eravamo ogni giorno di più. Dopo una decina di giorni aprii una pagina Facebook, dove documentare tutto quello che facevamo, fino a diventare un'associazione.

Hai un forte legame con le religioni orientali. Che sensazioni ricevi dalla meditazione?

Ho trovato la mia strada nella corrente Buddista Mahāyāna e la mia vita è cambiata, perchè sono riuscito a osservarmi meglio dall’interno, a partire da me stesso, avendo di fronte pregi e difetti. Il beneficio più grande è concentrarsi sul presente e dare valore ad ogni singolo momento della giornata. Non è magia, ma un mezzo che può essere davvero utile per la crescita individuale.

A cosa ti eri dedicato in precedenza?

A diverse attività, principalmente come dj. La musica è una delle mie più grandi passioni, e già dalle elementari mi innamorai di questa figura professionale, che mi fece conoscere la mia maestra Silvana. A scuola portavo sempre delle musicassette da me mixate con le canzoni che mi piacevano e che registravo dalla radio. Volevo farle sentire a tutti  e mi spiegó che c'era chi per lavoro faceva ascoltare la musica agli altri, i “deejay” per l'appunto. Così quello diventò il mio obiettivo. Da Salerno all'Abruzzo, ho realizzato il mio sogno finchè, nel 2020, ho deciso di dedicarmi pienamente all'ambiente.

Chi sono i giovani che ti accompagnano?

L’età media è tra i 15 e i 33 anni, tutte persone meravigliose che dedicano tempo, passione e dedizione alla nostra causa. Nutro una profonda stima per loro e per l'impegno che dimostrano. Mi hanno dato, e continuano a darmi, tanta speranza ogni volta che li vedo all’opera, insieme a me o da soli. Anche se ormai fa più notizia il “brutto”, posso dire con certezza che il bello esiste e loro ne sono la manifestazione.

Con che immagine descriveresti la tua città?

Salerno è l’esempio perfetto di un potenziale non espresso al meglio. Una città meravigliosa situata tra due costiere patrimonio dell’umanità, che purtroppo non è valorizzata come merita. Fortunatamente in tanti si stanno impegnando per farla splendere al massimo e rendere giustizia alla sua storia, e sono convinto che prima o poi, ci saranno dei cambiamenti in positivo.