Waalweg, gli antichi sentieri d’acqua dove camminare in Alto Adige

Passeggiando in Alto Adige è facile imbattersi in lunghi e stretti canali d’acqua affiancati da sentieri che in passato servivano per la loro manutenzione. Si tratta dei waalweg, ancora oggi praticabili da chi ama camminare in mezzo alla natura.
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Gaia Cortese 3 Novembre 2020

Un patrimonio culturale di grande valore per l’Alto Adige, ma anche un modo per stare più a contatto con la natura. Basta percorrere a piedi un waalweg, vale a dire un sentiero d’acqua.

Il termine tedesco waale in italiano significa “roggia” e identifica quei canali artificiali realizzati per trasportare l’acqua necessaria per l’irrigazione di frutteti e vigneti. I waalweg sono gli stretti sentieri che affiancano questi canali e che risalgono addirittura al XIII secolo, quando i guardiani delle acque, i cosiddetti waaler, li percorrevano per provvedere alla manutenzione delle rogge.

Oggi, intorno al Merano, i waalweg si snodano numerosi attraverso boschi, meleti e vigneti e sono meta privilegiata per camminare in mezzo alla natura. Lungo il percorso si possono incontrare anche antichi strumenti di lavoro dei waaler, come piccoli mulini e altri marchingegni sonori che avevano il compito di regolare la quantità di acqua che spettava ai campi circostanti.

Dal fiume Passirio a Saltusio, una frazione del comune di San Martino, la roggia di Maia attraversa diversi tratti boscosi per raggiungere antichi masi e punti panoramici dove fermarsi per riposare. Questo walweg termina presso il Castel Planta di Maia, un maniero di origine medievale, non visitabile perché di proprietà privata. La passeggiata si può fare in poco più di due ore, camminando per circa 8 km.

Il sentiero della roggia di Lagundo invece comprende le tre rogge di Plars, Lagundo e Quarazze e si snoda tra vigneti e castagni. La passeggiata permette di visitare Castel Torre, un altro castello medievale che si trova nel comune di Tirolo, e soprattutto di fermarsi qui per mangiare: dalla prima guerra mondiale, infatti, il castello è adibito a ristorante e tra le specialità da provare c’è il vino Napoleone, prodotto dalle vigne del castello e che prese il nome dall'imperatore Napoleone III quando giunse notizia della sua cattura a Sedan nel 1870. Proseguendo il cammino, si può raggiungere la città di Merano percorrendo la suggestiva passeggiata Tappeiner.

Con i suoi 12 km di lunghezza invece, il Marlinger Waalweg, il sentiero della roggia di Marlengo, è il più lungo dell’Alto Adige. Realizzato ben 250 anni fa, il sentiero parte dal ponte di Tel, nel comune di Parcines, e dopo una breve salita prosegue su un terreno pianeggiante, circondato da meleti e boschi ombreggianti. Qui si può  ammirare l’imponente Castel Lebenberg di epoca medievale, poi si prosegue costeggiando il monte di Marlengo fino a raggiungere il paese di Lana. Il sentiero ha una lunghezza di circa 13 km e per percorrerlo occorrono circa 3 ore e mezzo di cammino.