Zero Waste: perché non basta riciclare?

Ti spiegheremo che cosa vuol dire lo stile di vita “zero waste”con una guida pratica con tutti i piccoli gesti che puoi fare per aiutare l’ambiente.
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Video Tutorial 30 Marzo 2023

Che vuol dire zero waste?

Cominciamo rispondendo alla domanda più ovvia: ma cosa vuol dire zero waste? Ripetiamo insieme “ZERO SPRECHI”!  Lo Zero waste è uno stile di vita che mira a generare il minor impatto ambientale possibile riducendo il più possibile sprechi e rifiuti. Quindi, in parole povere, bisogna evitare di consumare più prodotti di quelli di cui in realtà abbiamo bisogno; tipo non ha senso comprare i dischetti struccanti se posso usare le mani, oppure che compro a fare una busta di plastica ogni giorno se posso utilizzare una borsa di tela? Chiaramente lo zero waste si applica a tante categorie, diciamo per ogni cosa acquistabile.
Vabbè ma perché devo buttare meno cose? Non possiamo riciclare tutto quello che buttiamo? Anche perché rispetto a 20 anni fa, dove non riciclavamo nemmeno il 10% dei rifiuti urbani, oggi ricicliamo tantissimo, addirittura il 60%.
Prendiamo per esempio la plastica: anche se riuscissimo a riciclare il 100% di quella che produciamo (ne immettiamo nell’ambiente circa 17 tonnellate l’anno) non risolveremmo comunque il problema dell’inquinamento causato dalle grandi quantità di petrolio e gas naturale, necessari per produrla. Queste fonti di energia non rinnovabile tra l’altro aumentano anche le emissioni di gas a effetto serra, altro grave problema per l'ambiente. E qui entra in gioco la filosofia zero waste secondo cui ognuno, nel suo piccolo, deve fare la sua parte. Quindi quali sono le scelte quotidiane che puoi fare per inquinare meno?Beh, ci sono “dei comandamenti”, hai mai sentito parlare delle 5 R?

  • Rifiutare ciò che non serve
  • Ridurre ciò che serve
  • Riutilizzare tutto ciò che possiamo
  • Riciclare quello che acquistiamo
  • Compostare i materiali organici.

Il primo passo per adottare uno stile di vita zero waste non è comprare degli oggetti, come posate portabili o una borraccia colorata, ma è imparare a dare una vita più lunga a quello che abbiamo già in casa.
Se in casa hai una bottiglia di plastica che usi per bere, puoi semplicemente continuare a riempirla e riutilizzarla invece che acquistare subito una borraccia. Per struccarti, non è necessario comprare dischetti riutilizzabili perché puoi farli da solo in casa da tessuti che hai già oppure puoi tagliare direttamente questa voce tra gli acquisti usando le mani; il risultato sarà identico! Per mangiare fuori puoi avvolgere le posate di metallo che usi in casa in un tovagliolo, utilizzarle e lavarle.
Possiamo trovare l’alternativa di praticamente tutto: coppette mestruali al posto di assorbenti, saponi solidi invece di quelli liquidi, tè e tisane sfusi invece che in bustina…e la lista è infinita! Per quanto riguarda la spesa, possiamo utilizzare retine lavabili, così da non consumare quelle di plastica per frutta e verdura, scegliere sempre ortaggi sfusi e non tagliati e impacchettati in scatole di plastica; tra l’altro così sprechi una parte di ortaggio che verrà buttata ma che potresti usare in cucina in molti modi e allo stesso tempo stai incentivando l’utilizzo di plastica. Se possibile, preferiamo sempre mercati o l'acquisto diretto dai produttori, piuttosto che i supermercati, oppure acquistiamo in grande quantità: per comprare ad esempio due bottiglie di latte da mezzo litro si consumerà più packaging rispetto a comprare una bottiglia da un litro.
Un’altra soluzione per vivere in modo “zero waste” è dare nuova vita alle cose: per questo possiamo acquistare second hand in negozi di vestiti o mercatini dell’usato. Lo sapevi che solo circa l’1% dei vestiti buttati viene riciclato nel mondo? è una percentuale bassissima! Quindi prima di buttare qualcosa, cerchiamo di ripararlo se è rotto o rovinato, magari ricamandoci sopra qualcosa o tingendolo di un altro colore. Per i più pratici, è possibile anche trasformare un vestito in un completino estivo o una gonna in una borsa, e così via. Esistono anche i cosiddetti “swap party”, eventi in cui si porta quello di cui non si ha più bisogno e si scambia con ciò che altre persone portano. In questo modo otterrai due piccioni con una fava perché ti libererai di quello che non ti serve più e otterrai nuove cose senza spendere soldi!Per riassumere, potremmo dire che è sempre preferibile acquistare un oggetto che può essere usato più volte, potenzialmente all’infinito, piuttosto che uno con vita breve.

Ci sono tanti luoghi comuni sullo zero waste e spesso le persone poco informate possono fare commenti privi di fondamento. Tipo che sei difficile o pesante, perché al picnic porti le tue posate, o perché al bar chiedi di farti mettere il caffè nella tua tazzina. Fatti dare un consiglio, lascia stare questi commenti, uno perché lasciano il tempo che trovano, due perché poi lo zero waste non è nemmeno questo!Lo stile di vita zero waste è un percorso che è adattabile ad ognuno di noi in base alle nostre esigenze e la nostra disponibilità. Non è necessario essere perfetti perché potrebbe causare ansia e non farci cominciare proprio.