2mila rinoceronti bianchi all’asta: tycoon mette in vendita il suo ranch in Sudafrica

Il più grande allevamento di rinoceronti del mondo, in Sudafrica, sarà messo all’asta: se da un lato è da lodare l’impegno del proprietario per salvare la specie, dall’altro non sono da tacere i lati oscuri del tutto.
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Roberto Russo 2 Maggio 2023

In Sudafrica, a un centinaio di chilometri da Johannesburg, la maggiore città del Paese e capoluogo della provincia di Gauteng, sorge il più grande ranch del mondo con rinoceronti bianchi, specie che è in via di estinzione.

È di proprietà dell'uomo d'affari sudafricano John Hume, oggi ottantunenne, che ha aperto l'allevamento su un terreno di 8.500 ettari e al momento possiede circa 2mila rinoceronti bianchi e dà lavoro a circa 100 persone. Ora, però, questa enorme fattoria è stata messa all'asta perché, a detta dello stesso Hume, sono stati superati i costi del progetto che aveva come fine salvare la specie minacciata dal bracconaggio.

Il perché di una scelta

Secondo le stime, prendersi cura di un solo rinoceronte fino a quattro anni di età può costare circa 26mila euro e Hume ha dichiarato di averlo fatto per un trentennio senza mai trarne profitto. Le spese, però, sono troppo alte: “Allevare rinoceronti è un piacere molto costoso” aveva dichiarato il proprietario alle agenzie di stampa e per questo motivo lo scorso hanno aveva già considerato l'ipotesi di rilasciare in natura un centinaio di esemplari.

L'organizzazione che gestisce il progetto, Platinum Rhino sta, quindi, cercando un acquirente, individuo o fondazione, che abbia la passione per la conservazione dei rinoceronti e i mezzi necessari per continuare l'allevamento.

I rinoceronti bianchi e il bracconaggio

Ricordiamo che il Sudafrica ospita l'80% della popolazione mondiale di rinoceronti e che, purtroppo, è diventato un punto di riferimento del bracconaggio, soprattutto su spinta asiatica, dove, come è noto, i corni di rinoceronte bianco sono utilizzati nella medicina tradizionale per i loro presunti effetti terapeutici o afrodisiaci. Il corno di rinoceronte, composto da cheratina, vale 60mila dollari al chilo sul mercato nero, più della cocaina.

Nel 2022, in Sudafrica sono stati uccisi 448 rinoceronti, solo tre in meno rispetto all'anno precedente, secondo il governo, a causa delle misure anti-bracconaggio nei parchi nazionali. Tuttavia, come ti abbiamo già raccontato, in altri stati il conto è aumentato: in Namibia, per esempio, il bracconaggio di rinoceronti bianchi è raddoppiato nel 2022!

Ed è proprio qui che le cose si fanno un po' oscure: nel 2017, John Hume aveva organizzato una controversa vendita online di corni di rinoceronte per raccogliere fondi da destinare alla loro conservazione, scatenando l'indignazione degli ambientalisti. I corni venduti in quell'occasione provenivano da operazioni di rimozione delle appendici. Per prevenire gli attacchi dei bracconieri, infatti, i mammiferi vengono anestetizzati e il loro corno viene tagliato da un veterinario. La procedura è indolore e il corno ricresce in seguito. Alimentarne il mercato, in ogni caso, non sembra la scelta migliore per proteggere la specie.