
Uomini, scimmie, pesci, gatti, uccelli, lama e persino orche grandi 22 metri. Alcune delle nuove incredibili immagini scoperte nel deserto di Nazca dall'intelligenza artificiale raffigurano animali di questo genere con in mano addirittura armi, come coltelli.
La scoperta arrivare grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, ma non è che per gioco qualcuno ha chiesto un elenco delle figure di Nazca e magicamente l'IA ne ha inserite 303 nuove. La scoperta delle 303 nuove figure di Nazca arriva grazie a Masato Sakai, ricercatore dell'Università di Yamagata in Giappone. Utilizzando un sistema di intelligenza artificiale sviluppato in collaborazione con IBM, il team ha analizzato immagini satellitari ad alta risoluzione del deserto di Nazca. L'IA ha poi permesso di identificare rapidamente e con precisione le figure che erano rimaste nascoste per secoli. Gli scienziati hanno trascorso più di 2.600 ore ispezionando manualmente questi siti, catturando fotografie con droni e conducendo ispezioni sul campo
Ora un po' di storia. Le linee di Nazca furono registrate per la prima volta dagli scienziati nel 1927. Nel corso del successivo secolo, i ricercatori attribuirono circa 430 geoglifi figurativi al popolo Nazca.
E questi nuovi geoglifi scoperti si dividono principalmente in due categorie: geoglifi di tipo lineare e di tipo a rilievo. I geoglifi lineari, solitamente più grandi e semplici, rappresentano animali selvatici e sono spesso situati lungo percorsi di pellegrinaggio, suggerendo un uso cerimoniale.
Questa scoperta ci fornisce nuovi dettagli affascinanti riguardanti il popolo Nazca che ha vissuto sulla Terra tra il 200 a.C. e il 600 d.C. Inoltre essere stati in grado di sfruttare l'IA nel campo della ricerca archeologica potrebbe farci accelerare sempre di più nella conoscenza dei popoli del passato.
Fonte | NewScientist