A Milano scoppia il caso: Glicine o Museo della Resistenza? Il Comune presenta la soluzione al Ministero

Il Museo della Resistenza sarà realizzato a ridosso dei Bastioni di Porta Volta, ma negli ultimi anni il Glicine, situato nel giardino Lea Garofalo, è cresciuto sempre più. Alcuni cittadini hanno manifestato contro la realizzazione del Museo a difesa della pianta. Scoppia un caso contro il Sindaco, ma la Giunta Comunale non può prendere alcuna decisione. Vediamo insieme il perchè.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 27 Maggio 2023

Si tratta di una storia un po' contorta e controversa, nel senso che non possiamo partire dalla notizia più recente, da quanto sta accadendo negli ultimi giorni. Dalla protesta di alcuni cittadini che non vorrebbero più la realizzazione del Museo della Resistenza per salvare il Glicine presente in Piazzale Baiamonti. Una protesta contro il Sindaco Sala e la Giunta comunale, una protesta che però dovrebbe essere rivolta ad altri. Ora ti spiego il perchè.

Il Museo della Resistenza che deve essere realizzato a ridosso dei Bastioni di Porta Volta a Milano non è un progetto presentato dal Comune milanese e dalla Giunta di Sala, ma dal Ministero dei Beni Culturali. Il progetto quindi arriva dal governo centrale. Non da questo governo e non dal Ministro Sangiuliano, ma dal governo Conte (2021) con l'allora Ministro ai Beni culturali Dario Franceschini che aveva presentato a Palazzo Marino il progetto. Sì perchè nel 2021 venne scelto il progetto definitivo e anche la gara d'appalto fu messa al bando dal governo centrale. Vinse lo studio svizzero Herzog & De Meuron che adesso dovrebbe realizzare il Museo.

Se Milano vuole salvarlo, rinunceremo al Museo della Resistenza” – queste sono state le parole del Sindaco Sala dopo la protesta di alcuni cittadini che sono riusciti a raccogliere anche 50mila firme per salvare il glicine. Un commento quello del Sindaco che è stato visto come aut aut o attacco ai cittadini, i quali dovranno scegliere, ma che in realtà sarebbe dovuta essere visto come un campanello d'allarme.

Ovvero "guardate che il progetto non è in mano al Comune di Milano, non possiamo modificarlo o individuare altre aree. Si tratta di un progetto in mano al Ministero dei Beni culturali e sarà il Ministero a dover decidere come e se procedere". 

Queste parole sono state rilasciate a noi di Ohga direttamente dall'Ufficio stampa del Comune che ha anche voluto precisare come questa stessa dichiarazione non è un attacco al governo. Non viene passata la patata bollente al Ministero.  È la realtà dei fatti.

Dopo aver fatto questa grande premessa e dopo aver ricostruito i fatti, si può tornare alla notizia di questi giorni. Il Sindaco Sala ha espresso la realtà dei fatti attuale che vede il Comune totalmente estraniato dalla vicenda. Sarà il Ministero dei Beni Culturali, adesso di Sangiuliano, a dover decidere se fare o meno il Museo della Resistenza.

La domanda che ci è sorta spontanea e che abbiamo rivolto al Comune è stata questa: "Non possono convivere Museo e Glicine ridisegnando il progetto vincitore?" . In sostanza, non è possibile spostare il Glicine, visto che è una pianta invasiva, intorno, sul Tetto, sui terrazzi del Museo? La risposta è che si proverà a trovare una soluzione. Non esiste alcun aut aut, ma esiste una terza via. 

La Giunta comunale di Milano infatti,  ha istituito adesso un tavolo tecnico in cui proverà a trovare una soluzione che faccia convivere entrambi, ovvero sia glicine che Museo. Il piano di fattibilità verrà portato al Ministero che sempre in autonomia dovrà scegliere se e come procedere.  E allora non ci resta che attendere nuovi aggiornamenti di questa vicenda assai contorta e controversa.