A Ostia il lido della dolce vita è costretto a chiudere per l’erosione delle spiagge: come l’overbuilding peggiora il problema

Mentre il fenomeno dell’erosione di suolo è in aumento, i lidi italiani cominciano a chiudere i battenti ancor prima dell’inizio della stagione estiva. Per il lido Kursaal, a Ostia (RM), si tratta di una chiusura definitiva.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Castagna 26 Marzo 2024

Nel film "Belle ma povere" del 1957 era un trampolino da cui si tuffavano atleti e bagnanti nella Capitale, ma con il tempo i registi lo hanno utilizzato per lanciare lo sviluppo socioeconomico e culturale della città stessa. Stiamo parlando della struttura circolare che si trova all'interno del lido Kursaal, uno dei simboli storici della Bella Vita, una scenografia utilizzata anche da Fellini in "I vitelloni", dove sullo sfondo, alle spalle di Alberto Sordi, si intravede la lettera "K".

Ora il proprietario dell'attività ha comunicato la chiusura del lido, a causa dell'erosione del suolo che si è impadronita della maggior parte del litorale. Il caso era stato già denunciato dal quotidiano britannico "The Times", in un pezzo firmato da Tom Kington, sugli effetti dei cambiamenti climatici sulle spiagge italiane che, citando l'articolo, "stanno scomparendo". La situazione si può osservare anche consultando la mappa dell'ISRPA, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, sull'erosione costiera nel nostro Paese. La mappa mostra come l'area del litorale laziale, specialmente nella zona in cui si trova la maggior parte degli stabilimenti balneari, sia interamente artificiale. Ciò vuol dire che di naturale, delle risorse che si trovavano prima dell'arrivo delle prime strutture, è rimasto ben poco.

Il legame tra l'intensa attività dell'uomo (costruzione di case, porti, e strutture come i lidi) e l'erosione costiera non è banale. Questo fenomeno infatti si presenta quando il ciclo dei sedimenti viene alterato, o da cause naturali, oppure dalle azioni dell'uomo. Il ciclo dei sedimenti non è altro che l'equilibrio tra l’apporto e la perdita sedimentaria. Quando è positivo i sedimenti si accumulano, viceversa si verificano casi di erosione.

Ti sei accorto che venti, mareggiate, correnti e innalzamento del livello del mare colpiscono tutto il Paese, ma solo dove il suolo è stato sovrasfruttato gli effetti dell'erosione costiera sono maggiori? Questo è dovuto al fatto che l'overbuilding, ovvero l'eccessivo utilizzo antropico del territorio, non consente un processo fondamentale: la scomparsa delle dune e della spiaggia. Le dune infatti sono considerate dall'IPCC, insieme alle barriere coralline e ad altri ecosistemi, preziose per mitigare il fenomeno dell'erosione costiera. Se non si tiene conto dell'importanza di queste componenti, negli anni le coste sono sempre più soggette a questo rischio. A dirlo non siamo noi, ma i dati sull'erosione del suolo diffusi da ISPRA, che nel 2024 dimostrano come il 94% dei comuni italiani sia "a rischio dissesto e soggetto ad erosione costiera e oltre 8 milioni di persone abitano nelle aree ad alta pericolosità".

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.