lumaca

A Tahiti ricompare una specie di lumaca dichiarata estinta quasi trenta anni fa

In quella che è stata definita la più grande reintroduzione di fauna selvatica mai realizzata, oltre 5500 lumachine della specie Partula nodosa sono tornate nel loro habitat naturale delle isole della Polinesia francese di Moorea e Tahiti.
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Roberto Russo 4 Maggio 2023

Grazie al lavoro di diversi centri di conservazione, le lumache della specie Partula nodosa sono finalmente tornate a casa loro, nella Polinesia francese. Queste lumachine rivestono un importante ruolo ecologico, visto che, nutrendosi di tessuti vegetali morti e di detriti, contribuiscono a mantenere le foreste in salute. Con questa operazione di ripopolazione si spera che si possa ripristinare l'equilibrio ecologico delle isole di Moorea e Tahiti, oggi venuto meno a causa dell'introduzione di specie aliene.

Come si è giunti all'estinzione della specie in natura

La popolazione di lumaca arborea polinesiana (Partula nodosa), minuscolo animaletto poco più grande di una pillola, era abbondante a Tahiti, l'isola più grande della Polinesia francese. Un trentennio fa, però, la piccola lumaca era stata eliminata da due specie più grandi di lumaca – la lumaca gigante africana (Lissachatina fulica) e la lumaca lupo rosea (Euglandina rosea) – introdotte nelle isole dall'uomo.

Lo squilibrio dovuto all'introduzione di queste due specie ha fatto sì che nel 1994 la lumaca arboricola polinesiana fosse dichiarata estinta in natura.

Tuttavia, alcune lumache di questa specie sono sopravvissute in cattività: in quegli anni, infatti, esperti di conservazione di vari zoo hanno salvato alcuni degli ultimi esemplari di diverse specie di Partula e negli ultimi dieci anni le hanno lentamente reintrodotte in natura.

Il futuro della Partula nodosa

È così che lo scorso aprile nelle isole della Polinesia francese di Moorea e Tahiti sono state reintrodotte 5.522 lumache Partula: secondo la Zoological Society of London si è trattato del più grande rilascio di specie estinte in natura mai avvenuto.

“Nonostante le loro piccole dimensioni, queste lumache hanno una grande importanza culturale, ecologica e scientifica: sono i fringuelli di Darwin del mondo delle lumache e sono state studiate per più di un secolo grazie al loro habitat isolato che offre le condizioni perfette per studiare l'evoluzione”

Paul Pearce-Kelly, curatore degli invertebrati della Zoological Society of London)

Teoricamente non dovrebbero ora esserci problemi per questa specie dal momento che, stando agli studi, la lumaca lupo rosea, pur essendo ancora presente in zona, è estremamente rara (visto che, a sua volta, è vittima di un predatore arrivato di recente, cioè il verme piatto della Nuova Guinea) e non dovrebbe rappresentare una minaccia per le lumache reintrodotte.

In apertura: foto di repertorio di una lumaca.