A Torino scatta il divieto di fumo all’aperto: ma in altre città ha funzionato?

Dove non si può più fumare a Torino? Il divieto varrà nei luoghi pubblici a meno di 5 metri dalle persone, a meno che non siano consenzienti. Ma serve? Dipende.
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Francesco Castagna 16 Aprile 2024

Si chiama "distanza di cortesia" quella che dovranno rispettare i fumatori a Torino in seguito al divieto introdotto dal Comune. La decisione è stata presa il 15 aprile 2024 in seguito alla proposta del consigliere Silvio Viale. Circa 20 anni fa, nel 2004, il Consiglio comunale aveva approvato il divieto di fumo negli spazi chiusi con la frase "Non è consentito fumare anche negli uffici o negli ambienti sedi di lavoro municipali dove si trovi ad operare il solo dipendente fumatore". Un concetto che ora ci sembra scontato, ma al tempo aveva provocato scalpore. Ma cosa prevede il nuovo divieto e, soprattutto, come verrà attuato?

Cosa dice il divieto

La delibera proposta dal consigliere Silvio Viale nel 2023 introduce un nuovo divieto che costituisce reato: non è più permesso fumare a una distanza inferiore di cinque metri senza il consenso di chi ti sta intorno. Nello specifico, Viale ha proposto il 6 marzo 2023 l'aggiunta all'articolo 7, comma 1, della frase "v) fumare qualunque tipo di sigaretta a combustione o elettronica all'aperto ad una distanza inferiore di sei metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso". Il divieto varrà quindi sia per le sigarette normali che per i dispositivi svapo, ovvero le sigarette elettroniche.

Per il consigliere Viale la misura avrà anche un impatto ambientale positivo, perché aiuterà a ridurre l'abbandono dei mozziconi di sigaretta per terra. Viale infatti afferma che si tratta di "una questione culturale e di rispetto fra le persone. Quella di allontanarsi quando si fuma è una cosa che si fa già per buona educazione, ma il regolamento contribuirà alla riduzione dell’impatto del fumo, che rimane la principale causa di patologie mediche e oncologiche e favorirà un consumo più consapevole".

Il divieto di fumo all'aperto serve davvero?

Milano ha introdotto il divieto di fumo nel 2021, attraverso la modifica del Regolamento per la qualità dell'aria. Secondo il nuovo regolamento, a Milano non è più possibile fumare alle fermate dell'autobus e dei tram, negli stadi e negli spazi aperti a meno di 10 metri dalle altre persone, con multe che possono arrivare fino ai 240 euro. Ma la misura è davvero servita come deterrente? I dati dicono di no, anzi è vero il contrario. L'assessorato alla sicurezza non fornisce dati specifici sulle sanzioni che sono state fatte finora. Gli ultimi dati disponibili, chiesti dal Consigliere De Chirico, sono di sette sanzioni in quattro mesi. Nell'arco di tempo che va da gennaio a maggio 2021, sono state fatte meno di due multe al mese. Per rendere effettiva una norma del genere quindi serve più personale di Polizia in strada e una linea più dura rispetto a quella adottata dalla giunta inizialmente.

Fonte| Comune di Torino;