
Un record negativo che proprio non dovevamo superare, già nel 2023. Sabato 18 novembre, per la prima volta si è registrata una temperatura media globale di +2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Si tratta di una temperatura che potrebbe portare un innalzamento dei mari di 12-20 metri. Ti ricordi cosa veniva indicato negli Accordi di Parigi sul clima? Cercare di contenere l'aumento delle temperature non oltre la soglia del +1.5 gradi entro il 2050. Aver invece, per la prima volta, superato già questa soglia ci deve far preoccupare. È vero che il dato registrato sabato sera è stato un unicum, quindi non si tratta di una temperatura stabile, constante. Il problema è che se questo unicum si dovesse registrare in altre occasioni, magari per più giorni consecutivi e con frequenza sempre maggiore nei prossimi anni, allora tanto più unicum non sarà.
L'allarme tra climatologi e meteorologi è già scattato e infatti in un report sullo Stato della criosfera pubblicato International Cryosphere Climate Initiative, viene indicato cosa potrebbe accadere se si dovesse raggiungere un riscaldamento globale di 2 gradi in più rispetto ai livelli industriali.
"Raggiungere un riscaldamento globale di 2 gradi significa provocare trasformazioni drammatiche alle calotte glaciali e ai ghiacciai in tutto il globo. L’unico modo per limitare l’aumento significativo del livello dei mari e la fusione delle masse glaciali che coprono poli e catene montuose più elevate è restare intorno agli 1,5 gradi." – commentano i ricercatori
Quel viene specificato nel rapporto che, poi, verrà anche mostrato durante la Cop28 di Dubai di fine mese è che anche gli "unicum" di cui parlavamo prima, possono impattare in modo significativo e duraturo sullo stato di salute della Criosfersa. Quindi qualsiasi informazione, dato o record (negativo o positivo che sia) provocherà un piccolo cambiamento a livello climatico.
Se si dovesse arrivare ai +2 gradi si prospetterebbe uno scenario in cui le calotte glaciale si fonderebbero completamente e quindi l'innalzamento del livello degli oceani e dei mari sarebbe irreversibile.
Precisamente viene prospettato un innalzamento dei mari di 12-20 metri. I ghiacciai alpini con l'arrivo a 2 gradi perderebbe tutta la loro copertura e i loro volumi glaciali. Altri ghiacciai, nella fascia tropicale (in Africa e sulle Ande) sparirebbero completamente. L’Himalaya, invece, dimezzerebbe il volume di ghiaccio.
È vero anche che la situazione non sarebbe migliore se ci si dovesse fermare prima di quella soglia, quindi a un livello di riscaldamento globale compreso tra 1,5 e 2°C. La maggior parte degli studi scientifici ormai fissano l’innesco di una fusione accelerata per la Groenlandia e parti dell’Antartide.