
Tra i rimedi per affrontare il caldo estremo, che ha colpito di nuovo molte regioni italiane nelle ultime settimane, viene sempre consigliato di bere abbondantemente per mantenersi idratati. Attenzione, però, a come beviamo: l’acqua ghiacciata, infatti, rischia di portare più danni che benefici.
Consumare bevande troppo fredde, magari dopo avere mangiato, e dunque durante la digestione, può avere diverse conseguenze negative sulla salute. Lo shock termico, generato dall’ingestione di acqua o bibite ghiacciate – molto più fredde rispetto alla temperatura interna del nostro corpo – può ad esempio causare una congestione:
“Una risposta del corpo allo shock vasomotorio della vascolatura gastrica e intestinale che, in casi più seri, – spiega il medico nutrizionista del portale Melarossa, Luca Piretta – può determinare anche un collasso con perdita di conoscenza”.
Come accorgerci se si tratta di congestione? Il primo campanello dall’allarme è rappresentato da forte mal di pancia, seguito da sudori freddi, vertigini e sensazione di malessere generalizzato. Nella maggior parte dei casi fortunatamente la congestione si risolve in breve tempo, ma per sicurezza potrebbe essere opportuno chiedere il parere di un medico.
Se beviamo acqua appena tolta dal frigorifero, dunque, è meglio attendere qualche minuto prima di versarcene un bicchiere, e soprattutto evitare di aggiungere cubetti di ghiaccio. Per evitare pericoli per la salute, inoltre, anziché bere bibite ghiacciate, quando possibile cerchiamo di optare per bevande a base di frutta, verdura, ed erbe aromatiche dall’effetto rinfrescante, come una bella limonata alla lavanda.