Acqua in bottiglia: quale scegliere al supermercato in base alle sue proprietà

Forse non te lo eri mai chiesto, ma devi sapere che i tipi di acqua che trovi nelle bottiglie al supermercato non sono tutti uguali. Se sei a dieta, se pratichi sport abitualmente o se soffri di calcoli alle reni dovrai scegliere quello più giusto per te. I parametri da tener presente sono residuo fisso, pH, nitrato e sodio.
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Giulia Dallagiovanna 10 Dicembre 2018
* ultima modifica il 30/09/2020

Alla base di un’alimentazione sana, ma anche di ogni guida pratica alla sopravvivenza nei mesi più caldi, c’è l’acqua. Se stai seguendo una dieta, se stai cercando di combattere la ritenzione idrica o se pratichi abitualmente sport sarai abituato a bere circa un litro e mezzo o due al giorno. Poiché siamo costituiti al 70% di acqua, il nostro corpo non può farne a meno: lo aiuta a depurarsi e a eliminare i liquidi in eccesso, contribuisce a regolare la pressione sanguigna, contrasta l’insorgenza di calcoli renali. Si potrebbe continuare all’infinito con l’elenco dei benefici dell’acqua, ma ti basti sapere questo: potresti sopravvivere anche più di un mese senza cibo, ma solo una settimana senza bere. Peraltro a patto che tu non ti torvi in condizioni che aumentano il rischio di disidratazione.

Ma bere non basta, perché le acque che trovi al supermercato non sono tutte uguali e devi individuare quella che fa al caso tuo. Come? Leggendo l’etichetta. Ecco quali elementi tener presente:

Residuo fisso dell’acqua

L’acqua non è solo naturale o gassata, cioè con l’aggiunta di anidride carbonica. Si divide anche in minimamente mineralizzata, oligominerale, medio minerali e ricche di sali minerali. La differenza la fa il residuo fisso, cioè i milligrammi di sali minerali contenuti in un litro. Se vuoi vederli, metti un po’ acqua in un pentolino e portala a ebollizione a una temperatura di 180 gradi. Quando la parte liquida sarà evaporata, rimarrà una parte più solida sul fondo. Ecco, quello è appunto il residuo fisso.

  • Meno di 50 milligrammi è minimamente mineralizzata. Al gusto, ti sembrerà più “leggera”. E’ indicata se stai seguendo una dieta o se hai problemi di calcoli ai reni, perché facilita la diuresi. La bassa quantità di sodio contenuta la rende indicata anche per chi soffre di ipertensione.
  • Fra i 50 e i 500 milligrammi è oligominerale. E’ adatta a tutti e la puoi tranquillamente usare per il consumo giornaliero.
  • Fra i 500 e i 1000 è medio mineralizzata. Va bene soprattutto se sei uno sportivo, perché aiuta il tuo corpo a reintegrare i sali minerali che si perdono durante la sudorazione. Evitala invece se hai problemi di calcoli.
  • Sopra i 1000 milligrammi è un’acqua ricca di sali minerali e per questo devi stare attento a consumarla. La trovi per lo più in farmacia, ma prima chiedi consiglio al tuo medico.

Il pH dell’acqua

Sull’etichetta lo trovi come “pH alla temperatura della sorgente” e indica la concentrazione di ioni di idrogeno e la quantità di protoni. Ma quello che interessa a te è che fa capire quanto è acida l’acqua. Il valore varia da 0 a 14, ma quelle che si trovano in commercio solitamente rimangono fra il 6,5 e l’8. Più i le cifre saranno basse, maggiore sarà l’acidità dell’acqua e quindi il contenuto di anidride carbonica e solfati. Per non sbagliare, scegli un’acqua con un pH attorno al 7.

Sostanze disciolte in un litro d’acqua

E’ la seconda tabella che trovi sull’etichetta e indica quanti milligrammi di sali minerali sono contenuti in un litro d'acqua. Vediamo i due ai quali devi fare più caso, nitrato e sodio.

  • Nitrato: è un parametro importante da considerare perché, sebbene in dosi minime non rappresenta alcun problema, in quantità elevate crea problemi alla circolazione e al trasporto di ossigeno attraverso i globuli rossi. In generale, è meglio per tutta la famiglia se il loro valore non supera i 10 milligrammi per litro se misurato come azoto o i 45 se misurato come nitrati.
  • Sodio: è un elemento molto importante per il funzionamento delle nostre cellule, ma la quantità nel corpo dev’essere regolata. In generale, la tua alimentazione ne è già ricca, per cui è meglio se in quello che bevi è presente in bassi livelli. Un’acqua come meno di 20 milligrammi di sodio è indicata durante la dieta, per combattere la ritenzione idrica e anche l’ipertensione. Un contenuto maggiore va bene invece in acque per sportivi.
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