
In Italia, per ottenere o rinnovare la patente di guida è necessario dimostrare di essere fisicamente e mentalmente idonei alla conduzione di un veicolo. Esistono però alcune patologie e farmaci che possono compromettere l’idoneità alla guida, portando alla sospensione, revoca o mancato rilascio della patente.
Vediamo quali sono i principali problemi di salute e i medicinali che possono farti perdere la patente, secondo la normativa vigente e le disposizioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
1. Epilessia
Chi soffre di epilessia attiva (cioè crisi epilettiche non controllate) può non essere idoneo alla guida, soprattutto se le crisi comportano perdita di coscienza. Per i soggetti epilettici, il rinnovo della patente è subordinato a una valutazione neurologica dettagliata e a periodi minimi senza crisi (di solito almeno 12 mesi).
2. Diabete mellito con complicanze
I diabetici che presentano ipoglicemie gravi e improvvise (soprattutto se non avvertite in anticipo) possono non essere ritenuti idonei alla guida. Il rischio è quello di perdere il controllo del veicolo in caso di calo glicemico. Serve una certificazione diabetologica per il rinnovo, e in alcuni casi possono essere imposti limiti temporali.
3. Disturbi psichiatrici
Patologie come schizofrenia, disturbo bipolare, depressione maggiore con episodi acuti o psicosi possono essere motivo di revoca o mancato rinnovo della patente, se compromettono il giudizio, la percezione o la capacità di concentrazione. La valutazione è affidata a commissioni mediche locali, con il supporto di psichiatri.
4. Malattie neurodegenerative
Chi è affetto da malattie come:
può vedere sospesa o non rinnovata la patente, soprattutto se i sintomi compromettono la prontezza di riflessi e la coordinazione alla guida.
5. Apnee notturne (OSAS)
Le apnee ostruttive del sonno causano sonnolenza diurna e ridotta vigilanza, aumentando il rischio di incidenti. I soggetti con sindrome da apnee gravi non trattate possono essere dichiarati temporaneamente non idonei, fino a certificazione di trattamento efficace (es. CPAP).
Oltre alle patologie, anche alcuni medicinali di uso comune possono compromettere la capacità di guidare, soprattutto se assunti in modo continuativo o in dosi elevate. Tra i più critici:
1. Benzodiazepine
Farmaci come diazepam, lorazepam, alprazolam (ansiolitici o sonniferi) causano sedazione, ridotta reattività e sonnolenza. Se usati regolarmente, possono comportare la non idoneità alla guida.
2. Oppiacei e analgesici forti
Farmaci antidolorifici come morfina, ossicodone, tramadolo influenzano i riflessi e lo stato di vigilanza. Sono spesso segnalati con simboli di pericolo sui foglietti illustrativi.
3. Antipsicotici e antidepressivi
Medicinali come quetiapina, olanzapina, sertralina, paroxetina possono causare confusione, vertigini o cali di concentrazione. In questi casi, è obbligatorio il parere medico per il rinnovo della patente, specie se combinati ad altre terapie.
4. Antistaminici di prima generazione
Anche farmaci per le allergie come clorfenamina o difenidramina, ancora presenti in alcune formulazioni da banco, possono causare sonnolenza e devono essere evitati prima di mettersi al volante.
Chi è affetto da una di queste patologie o assume farmaci ad alto rischio non perde automaticamente la patente. In molti casi, la legge prevede:
La sicurezza stradale viene prima di tutto. Se soffri di una patologia cronica o stai seguendo una terapia farmacologica importante, parlane sempre con il medico prima di metterti alla guida. In alcuni casi potresti essere soggetto a controlli aggiuntivi o restrizioni, ma con la giusta documentazione puoi comunque continuare a guidare in sicurezza e legalità.