
Ogni anno, a ridosso del 31 dicembre tiriamo sempre le somme e raccontiamo quali siano stati gli eventi che più avessero cambiato il mondo o che più cambierebbero il mondo in futuro. E, anche se all'inizio può sembrare un gioco fare questa specie di raccolta, archiviandola per i posteri, in realtà non ci rendiamo conto di come molti di quegli eventi finiranno sui libri di storia. Sicuramente non potranno finirci tutti e allora bisogna scegliere con attenzione quale, in futuro, potrà essere il più rilevante. Noi, lato ambiente e tecnologie, siamo certi che quantomeno l'intelligenza artificiale ci sarà e se ne scriverà di ogni, come del resto già nel 2023 e tutt'ora nel 2024, se ne sta già scrivendo. "L'IA è pericolosa", "blocchiamola", "stop alla creazione di nuovi algoritmi".
Sicuramente l'IA ha bisogno di essere governata e indirizzata in tutti i settori che formano alla fine la nostra società, il nostro modo di comunicare, ma non tutta l'IA vien per nuocere se sfruttata intelligentemente. Adesso ti racconterò di uno di quei "casi intelligenti". L'IA nell'agricoltura può farci salutare finalmente i pesticidi e il loro utilizzo che è: dannoso per gli insetti impollinatori, per il terreno (il quale diventa più arido e meno resiliente) e per la nostra salute.
In che modo? Un'azienda americana, la Carbon Robotics, ha messo a punto un enorme struttura laser, chiamata Laser Weeder, che viene trasportata nei campi attraverso i trattori e che proprio grazie all'IA riesce a individuare e uccidere tutti i parassiti presenti sul terreno senza l'utilizzo dei pesticidi, eccetto le api.
Si tratta di un'innovazione che potrà cambiare il modo di fare agricoltura. Questo metodo può aiutare gli agricoltori ad aumentare la resa dei raccolti e a rendere i costi più prevedibili, per non parlare delle risorse risparmiate sul controllo delle infestanti.
"Quando abbiamo iniziato a capire quali sono le cose più importanti per gli agricoltori e come queste si intersecano con le cose che potremmo costruire, il controllo delle infestanti ha continuato a rivelarsi una priorità assoluta", ha affermato il fondatore Paul Mikesell. “Quando ci siamo resi conto che i laser sarebbero stati efficaci come strategia di adattamento delle erbe infestanti, inserendoli nei nostri sistemi di intelligenza artificiale, sapevamo che saremmo stati in grado di prendere di mira e uccidere le erbacce”.
Fonte | Carbon Robotics