Albero o acquario? Questa struttura urbana assorbe CO2 dove gli alberi non ci stanno

A metà tra l’acquario e una pensilina, una struttura inventata dall’Università di Belgrado imita la capacità degli alberi di assorbire CO2 per restituire ossigeno nelle zone in cui il verde cittadino non basta più.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Polotti 16 Aprile 2023

In certe zone urbane gli spazi sono troppo risicati e gli alberi non ci stanno. In altre la CO2 da assorbire è fin troppa e il verde che già c'è non svolge completamente la sua funzione. In quei casi un piccolo aiutino non guasterebbe, e quando le piante non bastano in loro soccorso arriva la tecnologia. Che, tuttavia, non può fare altro che imitare la natura stessa, prendendo da lei esempio e replicandone le modalità.

È il caso di questi alberi in forma fluida: si chiamano esattamente "Liquid3" e sono stati inventati allo scopo di replicare le funzioni degli alberi negli spazi in cui ne servirebbero di aggiuntivi, per purificare l'aria attraverso un processo naturale supportato dalle ultime scoperte in ambito tech.

Cos'è "Liquid3"

"Liquid3" è una struttura che ricorda una pensilina dei mezzi pubblica. In realtà, fa pensare a qualcosa a metà tra una centralina elettrica e un grande acquario. Si trova nei centri delle città, ma il suo scopo è totalmente diverso. Al suo interno presenta infatti un liquido verde: si tratta di 600 litri d'acqua all'interno dei quali galleggiano delle micro-alghe in grado di catturare anidride carbonica. Sono davvero efficienti: si parla di una capacità maggiore di 50 volte rispetto a un albero tradizionale.

Proprio come avviene nella fotosintesi clorofilliana, la CO2 catturata viene poi processata e restituita nell'aria in forma di ossigeno.

Chi l'ha inventata?

A progettare questa struttura anti-inquinamento sono stati i ricercatori e le ricercatrici dell'Università di Belgrado, che hanno disegnato e messo a punto un vero e proprio foto-bio-reattore per le città.

Secondo loro, "Liquid3" è in grado di rilasciare nell'aria tanto ossigeno quanto ne produrrebbero 200 metri quadrati di prato, oppure un albero adulto.

Lo scopo

Negli ultimi anni stanno nascendo sempre più strutture anti-inquinamento ed edifici che replicano le funzioni naturali delle piante. Il loro scopo non è sostituire gli alberi, sempre fondamentali nei centri delle città (per la loro funzione purificatoria nei confronti della CO2, appunto). Piuttosto, rappresentano un validissimo aiuto.

In alcune zone, infatti, non è possibile piantare alberi a causa della conformazione urbana. In altre il tasso di inquinamento è davvero troppo alto e le piante già presenti non bastano ad abbassare i livelli. In questi casi, invenzioni come questa di Belgrado o come le altre pensiline e strutture che imitano la fotosintesi clorofilliana diventano un supporto non indifferente.