Alessio, il più giovane donatore di midollo: “È meraviglioso contribuire a salvare una vita”

Appena compiuti i 18 anni, si è iscritto al registro dei donatori e ora spera che lo chiamino. “Non ho paura, è esattamente la ragione per cui ho preso questa decisione”, ci ha raccontato. Una decisione a cui potresti pensare anche tu.
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Giulia Dallagiovanna 14 Maggio 2022
* ultima modifica il 14/05/2022

"Solo una persona su 100mila è il tipo giusto per chi è in attesa di trapianto di midollo osseo. Quella persona potresti essere tu". È la scritta che campeggia sulla home del sito di ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo). Un messaggio che Alessio Rizzo, 18 anni di Piacenza, ha preso sul serio: è lui il più giovane iscritto alla lista dei donatori di midollo osseo. "L'ho fatto poche settimane dopo essere diventato maggiorenne – ci ha raccontato – ma era una decisione che avevo maturato da tempo, anche grazie ad alcuni amici di famiglia che sono già donatori".

Secondo i numeri del Centro nazionale trapianti, nel 2021 quelli da donatori non consanguinei sono stati 931, in crescita del 6% rispetto all'anno precedente. Più di 900 vite sono state salvate grazie al gesto di persone che hanno scelto di mettersi a disposizione. Come aveva testimoniato anche Roberta Giuliani, che doveva parte della sua vittoria contro il linfoma di Hodgkin a uno sconosciuto ragazzo tedesco da cui aveva, appunto, ricevuto le cellule staminali del midollo. "Anche io conosco persone che hanno lottato contro tumori, come la leucemia, e purtroppo 3 di loro non ce l'hanno fatta. Queste esperienze hanno influito sulla mia decisione", spiega Alessio.

Nel 2021 i trapianti di midollo da donatori non consaguinei sono stati 931, il 6% in più rispetto all'anno prima

Si chiamano più precisamente cellule staminali ematopoietiche e vengono donate attraverso un semplice prelievo di sangue. Nei 5 giorni che precedono la donazione si deve assumere un farmaco che ne promuove la crescita e il passaggio al sangue periferico. In poche parole, al tuo braccio. A questo punto, il sangue verrà condotto attraverso un circuito sterile fino a una centrifuga, necessaria per isolare e raccogliere la componente cellulare. Il resto verrà reinfuso nel braccio opposto. "La donazione di midollo spaventa molto. Anche qualche mio amico mi ha chiesto se non avessi paura. Questo perché ci si immagina che avvenga ancora attraverso un prelievo dalle ossa, con un intervento vero e proprio. Ma ormai accade solo in 2 casi su 10".

Si può iscrivere chiunque abbia tra i 18 e i 35 anni, anche se poi la disponibilità rimane valida fino al compimento del 55esimo anno di età, e risulti in buona salute. Una volta completata la pratica, semplicemente si aspetta. In caso un paziente abbia bisogno di un trapianto e si risulti compatibili, si riceverà una chiamata. Solo a quel punto avverrà la donazione vera e propria. "Se dovesse accadere, ne sarei felice perché è esattamente la ragione per cui mi sono iscritto: contribuire a salvare una vita. È un qualcosa di meraviglioso. Credo che sarei pervaso da un grande senso di orgoglio".

Oggi Angelo frequenta la quarta superiore all'Istituto Tecnico Informatico, ma da circa un anno le sue passioni sono soprattutto la politica, il sociale e tutto ciò che riguarda la vita della comunità. Diventare donatore di midollo osseo è un passo lungo questo percorso. Ma è un passo che, in realtà, potresti fare anche tu.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.