Allarme ex Ilva di Taranto, crescono i livelli di benzene e polveri sottili: quali sono i rischi per ambiente e salute

Arpa Puglia lancia un nuovo allarme sui livelli di inquinamento raggiunti nel quartiere Tamburi, a causa dell’attività emissiva dell’ex Ilva. Superati i record del 2022 in merito ai livelli di Pm10 e Benzene. Ecco cosa sta succedendo.
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Mattia Giangaspero 9 Gennaio 2024

Arriva il resoconto annuale di Arpa Puglia sui livelli di inquinamento raggiunti nel 2023 a Taranto e più nello specifico nel quartiere Tamburi. Secondo il rapporto dell'agenzia regionale di protezione ambientale, nel quartiere dell'ex Ilva sono cresciuti, rispetto all'anno 2022 i livelli di PM10 e di benzene nell'atmosfera.

Nei dati Arpa elaborati da Omniscope si può notare che nel quartiere Tamburi, nella centralina più vicina all’Ilva, (via Orsini), il benzene nel 2023 aumenta del 14,93% rispetto al 2022, mentre il Pm10, ovvero le polveri sottili, aumenta nel 2023 del 22,09% rispetto al 2022. E attualmente il PM10 supera tutti i limiti di legge  (40 microgrammi al metro cubo) previsti sia dall'Unione Europea, sia dall'OMS.  Si è arrivati infatti a un livello di poco superiore: 40,93 microgrammi al metro cubo.

E dopo aver preso visione di questi dati pubblicati da Arpa Puglia, sono arrivate le prime dichiarazioni di leader politici che non fanno parte della maggioranza di governo. in una nota congiunta, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, e la rappresentante pugliese della Direzione Nazionale di Europa Verde, Fulvia Gravame, scrivono:

"Neanche una parola sulla tutela dell’ambiente e della salute a Taranto nelle parole dei ministri del governo Meloni: nelle dichiarazioni dei membri del governo, non si fa cenno ai dati ambientali registrati dalle centraline Arpa Puglia, né all’impatto sulla salute dei tarantini e degli operai Ilva"

"I dati Arpa, elaborati da Omniscope, mostrano inequivocabilmente come l’inquinamento atmosferico da PM10 e benzene, sostanze cancerogene secondo lo IARC, sia in preoccupante aumento negli ultimi anni, specialmente nel quartiere Tamburi, centralina di via Orsini, quella più vicina all’Ilva. È inquietante che tali incrementi avvengano mentre gli impianti producono al minimo, circa tre milioni di tonnellate annue".

Fonte | Arpa Puglia