Allerta inquinamento in Lombardia: quali misure antismog sono attive da oggi e in quali province

La Regione Lombardia a partire da oggi 20 febbraio 2024 dirama alcune misure anti smog di primo livello per 9 Comuni che hanno superato per 4 giorni di fila i limiti di Pm10 nell’aria. Quali sono i comuni e quali sono queste misure introdotte dalla Giunta Fontana?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 20 Febbraio 2024

Non dobbiamo parlare di classifiche, di critiche o di contestazioni al fatto che Milano o la Lombardia siano ai primi posti nel mondo per inquinamento da polveri sottili in questi ultimi giorni di febbraio 2024. Restiamo ai dati ufficiali anche comunicati dalla Regione e dagli enti nazionali come Legambiente o Arpa. Milano ha superato di 24 volte il limite imposto dall'OMS di concentrazione delle polveri sottili nell'aria, ovvero dei PM10. Se parliamo della classifica proposta da un sito privato che ha dei limiti nel monitoraggio e non del fatto che l'inquinamento c'è è reale ed è anche superiore, in questi giorni, rispetto alle settimane passate, non avremo mai a mente qual è il reale problema.

Dopo questa premessa iniziamo a parlare delle misure anti smog scattate oggi, 20 febbraio 2024 in tutta la Regione Lombardia e quindi voluta dalla Giunta di Fontana.  Per il momento tutte le limitazioni, nello specifico, riguardano le province che hanno raggiunto almeno il 4° giorno consecutivo di superamento e quindi Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, LodiPavia.

All'interno della nota pubblicata dalla Regione Lombardia si comunica che in tutti i comuni con più di 30mila abitanti sarà limitata la circolazione delle auto o di tutti gli altri mezzi euro 2, 3 e 4 a gasolio, ma anche euro 0 ed euro 1 con qualsiasi alimentazione. Inoltre stop anche ai veicoli euro 4 diesel commerciali anche se con fap e gli euro 0 e 1 a gpl e metano. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che per la città di Milano la circolazione non cambierà quasi per nulla sostanzialmente. Le limitazioni alla circolazione di questi veicoli esistono già in tutte le ztl B e C. Cambierà e molto invece la circolazione in tutti gli altri comuni lombardi.  Queste limitazioni saranno valide tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30.

Oltre alla questione trasporti, l'altro tema connesso alle misure anti smog è quello del riscaldamento. Si indica di non superare una temperatura impostata di 19 gradi negli ambienti domestici o di ufficio e di non utilizzare generatori a legna se non con 4 stelle. Anche in questo caso, le raccomandazioni sulle temperature negli ambienti esistevano già, magari avevano un altro principio, ovvero quello del risparmio energetico e veniva indicato di non superare i 20 gradi. Non cambia quindi molto con questo nuovo limite. Inoltre per quanto riguarda le stufe a legna o altri riscaldamenti a legna, in Lombardia questi sono già, quasi tutti vietati fino alle 3 stelle e quindi il nuovo limite non introduce nulla di pressoché nuovo.

Per quanto riguarda il settore agricolo “in tutti i comuni della provincia delle province coinvolte è vietato spandere gli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato”. Divieto anche di combustioni e accensione fuochi all’aperto.

"Le misure sul miglioramento della qualità dell'aria in Lombardia proseguono" ha sottolineato l'assessore regionale all'Ambiente Giorgio Maione. "Investiremo anche quest'anno 30 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti. In cinque anni – ha ricordato – gli investimenti complessivi legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia ammontano a 19 miliardi". E inoltre "negli ultimi 20 anni le misure adottate dalla Regione, gli investimenti fatti dalle imprese e i comportamenti virtuosi dei cittadini hanno portato a una riduzione del 39% delle concentrazioni di Pm10 e del 45% delle concentrazioni di No2. Questi sono i dati di sistema sui quali calibrare le politiche ambientali. Nel frattempo, in considerazione delle condizioni meteo che determinano il ristagno degli inquinanti al suolo – ha concluso – attiviamo le misure temporanee previste dalla norma".   

Fonte | Regione Lombardia