Anche in Italia arrivano i Botox Bar: come funzionano e quali sono i rischi dei locali di medicina estetica

I botox bar sono degli studi di medicina estetica in cui esperti cercano di avvicinare i giovani (e non solo) al botulino e al filler con un approccio smart e fruibile. La nuova moda arrivata direttamente dagli States e già largamente diffusa a Roma, Milano e Monza tuttavia sembra preoccupare già di qualche esperto.
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Kevin Ben Alì Zinati 11 Giugno 2024
* ultima modifica il 11/06/2024

Entri, ti siedi, spulci per un attimo il menù e poi ordini, cominciando a parlare del più e del meno con l’amico che hai accanto.

Ora prendi tutto questo rituale e al posto del tempo, di quella coppia appena andata in fumo o delle ingiustizie subite dalla tua squadra di calcio metti al centro del discorso la scelta di ricorrere o meno a un trattamento di chirurgia estetica.

Questo, di fatto, è un botox bar, la nuova moda arrivata direttamente dagli States e già largamente diffusa anche in Italia con centri, per il momento, già aperti a Roma, Milano e Monza.

I botox bar non sono altro che studi di medicina estetica in cui esperti cercano di avvicinare la popolazione più giovane al botulino e al filler con un approccio smart e facilmente fruibile.

L’idea su cui si basano è quella di sostituire la freddezza delle scrivanie, delle luci e dei corridoi degli ambulatori medici con un ambiente familiare ma professionale allo stesso tempo, dove poter conoscere le possibilità a cui può accedere chi volesse modificare una o più parti del proprio corpo: tutto, come succede appunto in un bar, in compagnia di un caffè o di una bevanda e senza lasciare indietro la sicurezza.

Un concetto, quello dei botox bar, che però non mette tutti d’accordo. Secondo Maurizio Benci, membro dell’Associazione italiana terapia estetica botulino (Aiteb), questa moda rischierebbe di offrire “un’immagine distorta dell’intervento, che causa fraintendimenti e nei casi peggiori anche danni ai pazienti”.

Quando senti parlare di botulino probabilmente sai a cosa ci si riferisce. Si tratta di quella tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum che in piccole dosi viene utilizzata per trattamenti di chirurgia estetica. E sì, è la stessa tossina che provoca il botulismo.

Il botulino, che nel tempo è diventato noto come Botox, agisce direttamente sul sistema nervoso di chi se lo vede iniettato, bloccando l’invio di segnali nervosi che regolano la contrazione muscolare.

Provocando di fatto una paralisi muscolare temporanea, il botulino fa in modo che i muscoli non si contraggano e non rilascino una sostanza chiamata acetilcolina e responsabile della contrazione delle cellule. L’obiettivo è quello dunque di ridurre la comparsa delle rughe sul viso.

I filler invece sono dispositivi medici iniettati a livello cutaneo o sottocutaneo per il trattamento di rughe superficiali e profonde. Servono insomma per aumentare il volume e per correggere cicatrici o inestetismi cutanei congeniti o acquisiti.

Nessuna di queste due pratiche è priva di rischi. Iniezioni di botulino, per esempio, possono provocare disturbi come arrossamenti agli occhi, intorpedimento, disturbi allo stomaco, dolore e gonfiore nella zona della puntura oltre a mal di testa, debolezza e anche paralisi indesiderata temporanea a carico dei muscoli vicini.

Rari ma possibili sono anche i problemi a livello urinario dopo il trattamento per l'incontinenza urinaria, un peggioramento dei disturbi neuromuscolari, disorientamento spaziale o vista doppia dopo il trattamento per lo strabismo, ulcerazione corneale dopo il trattamento per blefarite, eventi cardiovascolari, come aritmia e infarto miocardico.

Le complicanze da filler utilizzato del volto invece possono contemplare vere e proprie deformità del viso, infiammazioni, sviluppo di cordoni duri e dolenti e anche parestesie.

Secondo gli esperti di Aiteb, invece, anche i botox bar si portano dietro tutta una serie di rischi. “Il protocollo è un intervento medico a tutti gli effetti, quindi consigliamo di rivolgersi a specialisti esperti e competenti” ha continuato Benci, ribandendo che l’intervento deve essere realizzato in luoghi che rispettano le condizioni igieniche e sanitarie, e da uno specialista. “Le iniezioni di botulino non possono essere eseguite frettolosamente e devono sempre essere precedute da una visita medica, una anamnesi e dall'inquadramento delle condizioni cliniche del paziente”. 

Offrire l'immagine di uno studio medico come un bar dove le iniezioni di botox sono offerte “express”, insomma, non piace a diversi esperti del settore. Si tratta, dicono, di una moda attraente che, tuttavia, “rischia di causare danni ai pazienti e fraintendimenti nei confronti della medicina estetica”. 

Fonti | Ansa; Gruppo San Donato

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.