Animali allevati in gabbia, anche il Parlamento Europeo si schiera a favore dello stop

Nella giornata di ieri l’Europarlamento ha approvato a larga maggioranza la risoluzione per l’eliminazione graduale delle gabbie negli allevamenti dell’Unione Europea entro il 2027. Le alterantive ci sono, adesso spetta alla Commissione Europea proporre strumenti legislativi per portare a termine tale transizione.
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Federico Turrisi 11 Giugno 2021

Ce lo chiede l'Europa: il benessere animale va preservato. Con 558 voti favorevoli, 37 contrari e 85 astensioni, il Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria, ha approvato una risoluzione a favore della graduale eliminazione dell’utilizzo di gabbie negli allevamenti dei Paesi dell'Unione Europea entro il 2027.

Che sia davvero arrivato il momento della svolta? Il voto del Parlamento Europeo fa seguito all'Iniziativa dei cittadini europei "End the Cage Age", che ha raccolto quasi un milione e mezzo di firme. Con l'approvazione di questa risoluzione, gli eurodeputati invitano la Commissione a proporre strumenti legislativi per abolire l'uso delle gabbie negli allevamenti europei, garantendo un periodo di transizione adeguato e chiedendo che l'eliminazione graduale si basi su una valutazione d'impatto scientificamente fondata e su un approccio per specie che tenga in considerazione le caratteristiche di ogni animale. Per inciso, con la risoluzione di ieri il Parlamento Europeo ha anche chiesto alla Commissione di presentare una proposta per vietare l'alimentazione forzata crudele e non necessaria di anatre e oche per la produzione di foie gras.

Le alternative commercialmente valide all'allevamento in gabbia esistono e vengono già impiegate con successo da alcune realtà virtuose. Devono essere pertanto incoraggiate, sostiene l'Europarlamento, e per garantire pari condizioni a tutti gli allevatori europei è necessario adottare una legislazione comunitaria in materia. Non importa che sia vegano o che sia un consumatore di prodotti di origine animale: l'addio alle gabbie, e più un generale un modello di allevamento più rispettoso del benessere degli animali, non potrà che portare dei benefici.