Stop alle gabbie per animali negli allevamenti: quasi un milione e mezzo di cittadini europei è contrario

L’iniziativa “End Of Cage Age” ha raccolto 1,4 milioni di firme da parte di cittadini provenienti da 18 Stati Membri schierati in coro contro l’utilizzo delle gabbie per animali all’interno degli allevamenti. La petizione è arrivata sui tavoli della Commissione europea e da qui a sei mesi si attendono azioni concrete per dire basta alla sofferenza di scrofe, galline, conigli, quaglie, anatre e oche.
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Kevin Ben Alì Zinati 5 Ottobre 2020

Anche tu vuoi dire addio alle gabbie per animali? Potrebbe succedere e il primo passo l’abbiamo fatto. Sui tavoli della Commissione europea, infatti, sono arrivate oggi quasi 1,4 milioni di firme che chiedono e pretendono l’abolizione dell’uso delle gabbie all’interno degli allevamenti. L’iniziativa dei cittadini europei “End Of Cage Age” ha superato il minimo di 1 milione di firme necessarie affinché fosse valida e il numero minimo di Paesi in cui raccogliere, 7 contro 18: come a dire che la voce degli europei si è fatta sentire forte e quella che per ora appare come una mezza vittoria è pronta a diventare totale.

L’iniziativa

L’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age” è stata lanciata l’11 settembre del 2018 dal Compassion in World Farming, una coalizione europea formata da più di 170 associazioni per i diritti e la protezione degli animali, ambientaliste e dei consumatori.

Secondo la CIFW le gabbie sono il simbolo per eccellenza della crudeltà degli allevamenti intensivi, che confinano grandi numeri di animali in spazi ristretti e chiusi, non rispettandone le esigenze etologiche e fisiologiche e rendendo necessario l’uso massiccio di antibiotici.

Così è nata l'ICE “End of Cage Age”, chiusa esattamente un anno fa con un ingente numero di firme raccolte, pari a 1,6 milioni. Poi c’è stata la loro validazione da parte dei singoli Stati Membri e le firme autenticate sono risultate 1.397.113. Trecento mila in meno? Sì, ma comunque tante, anzi, tantissime visto che il minimo necessario perché l’iniziativa fosse valida era fissato a un milione.

Tra le 75 ICE registrate negli ultimi anni, il successo ha infatti collocato “End of Cage Age” al sesto posto, al terzo per numero di firme raccolte e al primo tra le ICE a favore degli animali negli allevamenti.

In italia

Italia, appunto. Perché anche il nostri Paese ha contribuito a gonfiare il numero delle firme raccolte: sono infatti 21 le associazioni che fanno parte del CIFW e sono stati 90.085 i cittadini che hanno firmato per far sì che gli oltre 43mila animali “dietro le sbarre” vengano liberati. Sto parlando di scrofe, galline ovaiole, conigli, anatre, oche e quaglie tenuti in gabbia che ancora oggi vengono allevati in gabbia.

I prossimi passi

Oggi l’ICE è stata presentata alla Commissione europea, domani prenderà avvio la parte più delicata della campagna. Entro un mese i vertici della Compassion in World Farming incontreranno i rappresentanti della Commissione UE per presentare le motivazioni dietro la richiesta di abolizione delle gabbie ed entro tre mesi l'ICE verrà presentata in un'audizione pubblica al Parlamento europeo. E da qui a sei mesi, infine, l’Ue preciserà quali saranno le azioni che intende mettere in campo: deve rispondere alle richieste di quasi un milione e mezzo di suoi cittadini.