Animali in estinzione: la tigre, bella e regale ma sempre più rara

Maestosa, regale, fatale. Rara, anzi, rarissima. La tigre, da sempre protagonista del nostro immaginario “animalesco”, è tanto bella quanto fragile. Nel pianeta ne sopravvivono in stato di libertà poco meno di 4000 esemplari. Se tu volessi, potresti contribuire a raddoppiare questo numero entro il 2022. Scopri come.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Paola Perria 2 Dicembre 2018

Ci affascina e ci spaventa, il suo sguardo è talmente magnetico e penetrante da essere diventato paradigmatico dell’occhiata di sfida tra due rivali.

È lo sguardo della tigre, il brivido del combattimento

Survivor – colonna sonora di Rocky

E tu, che rapporto hai con la tigre? Animale simbolo di forza e agilità, di potenza e di ferocia, di bellezza ed eleganza, ti spaventa o attrae la tua parte più istintuale e selvatica? Probabilmente conosci di questo magnifico esemplare della famiglia dei felidi (il cui nome scientifico completo è Panthera tigris), poche informazioni ricavate dalle letture di bambino, da film o documentari. Scopri con me perché la tigre ha oggi più che mai bisogno anche del tuo aiuto, e come puoi fare a impedirne la completa scomparsa dal nostro pianeta.

L'identikit della tigre

Mamma tigre e il suo cucciolo

Il suo tipico manto rossiccio a strisce nere, il ventre coperto di morbido pelo chiaro, gli occhi verdi e la falcata pigra ed elegante, il balzo e la zampata tanto repentini quanto letali, fanno della tigre uno degli animali più ammirati e temuti del pianeta. E, purtroppo, anche uno dei più “braccati”. Non esiste una tigre uguale ad un’altra, e non esiste una tigre perfettamente simmetrica, che abbia, cioè, un lato del corpo identico all'altro. Le tigri del Bengala hanno una particolarità rispetto al modello “standard”: il loro manto è più chiaro e gli occhi sono azzurri anziché verdi. Inoltre il loro naso può assumere una caratteristica colorazione rosata. Quante sottospecie se ne contano attualmente? Cinque, tutte a rischio di estinzione:

Tigre di Sumatra (prossima all’estinzione secondo le stime del WWF)
Tigre siberiana
Tigre indiana
Tigre malese
Tigre indocinese

Quanto pesa un esemplare adulto?

Dipende dalla sottospecie di appartenenza e anche dal genere. Sono in assoluto gli esemplari più pesanti i maschi di tigre siberiana, che possono arrivare ai 300 kg. Una curiosità: sai quanto è lunga la coda di una tigre? Abbastanza: dai 60 ai 90 cm.

Cosa mangia una tigre?

Molto e tutto a base di “carne”. Una sola tigre adulta può arrivare a consumare 40 kg di carne in un solo giorno! Sai che stiamo parlando di un grosso predatore, posto in cima all'ecosistema di appartenenza di cui garantisce l’equilibrio. Nutrendosi di animali selvatici, piccoli predatori, rettili, pesci, ruminanti e altre specie che hanno una notevole prolificità, il sovraffollamento sarebbe pericoloso dato che avrebbe un impatto negativo sia sulla vegetazione che sul microcosmo animale. esso infatti è costituito soprattutto da insetti, i quali sarebbero a loro volta costretti a spostare il proprio habitat sconfinando fatalmente verso zone rurali e villaggi popolati dagli esseri umani, creando danni ingenti.

Eliminare le tigri selvatiche da un territorio può pregiudicarne la sopravvivenza andando ad alterare quell'equilibrio necessario ad una armoniosa coabitazione di tutti gli esseri viventi appartenenti a quello specifico habitat.

Quanto vive una tigre selvatica?

Dipende. Una tigre “fortunata” che possa morire di vecchiaia, non supera i 26 anni. Il periodo più problematico è il primo dopo la nascita, si stima che il 50% delle tigri non sopravviva oltre i 2 anni. Intorno ai 3-5 anni questi splendidi felini raggiungono la maturità sessuale e iniziano a riprodursi, sebbene non si parli certo di grandi numeri. Le femmine restano gravide in media una volta ogni 2-4 anni e danno alla luce 2-3 cuccioli per volta. Come anticipato, però, la mortalità alla nascita e nei primi anni è assai elevata. Considera che la tigre non è un animale che vive in branco, ma ha, al contrario, un’indole solitaria che rende la sua sopravvivenza più difficoltosa e aumenta i rischi per la sua incolumità.

Perché le tigri sono a rischio di estinzione?

LA TIGRE È IN PERICOLO! Le nude cifre possono darti un’idea di quanto la tigre sia “inerme” di fronte al suo nemico numero uno: l’uomo!

  • 3 890: Sono le tigri selvatiche presenti al momento sul nostro pianeta
  • -97%: L'incredibile, ma vera, percentuale di tigri che abbiamo visto scomparire, o meglio, di cui abbiamo contribuito alla scomparsa, dall'inizio del ‘900 ad oggi. Ti basti sapere che nel 1900 c’erano nel mondo circa 100mila tigri. Nel 2000 siamo giunti al punto più basso: appena 3200 tigri…
  • 2: Le tigri che in media, ogni settimana, vengono uccise dai bracconieri
  • 3: Le sottospecie di tigre sicuramente estinte nel passato: la tigre del Caspio, la tigre di Giava, la Tigre di Bali
  • 2: Le sottospecie estinte con riserva: la tigre della Cina meridionale, la tigre di Sumatra
  • 13: Il numero di paesi, per lo più asiatici, che ospitano le tigri selvatiche ad oggi esistenti. Sono: India, Nepal, Buthan, Bangladesh, Cina, Myanmar, Malesia, Indonesia, Cambogia, Russia, Laos, Vietnam. C’è un 14mo stato che (forse) potrebbe ospitare ancora qualche esemplare: la Corea del Nord. Si tratta dell'appena 7% del loro habitat territoriale. Un progressivo arretramento di cui il principale responsabile è l’uomo. Deforestazione e urbanizzazione hanno via via “cacciato” le tigri da ampi territori in cui in passato potevano vivere indisturbate.

Cosa minaccia le tigri?

Ieri, soprattutto la caccia. I "trofei" rappresentati dalle pelli di tigre e dalle loro estremità hanno giustificato uccisioni indiscriminate di animali adulti. Oggi questo tipo di caccia ha anche un altro fiorente mercato: quello del fashion. Abbigliamento e accessori animalier, come forse sai, sono sempre di moda, e il valore sul mercato di simili materie prime è immenso. Va poi considerato che alcune parti del corpo di questo raro felino – peli, coda, pelle, ossa, denti, sangue, persino organi interni come la cistifellea – vengono da secoli utilizzati come "ingredienti" per le preparazioni terapeutiche della medicina tradizionale cinese e che tale pratica continua tutt'oggi in modo molto più "seriale". Tutto questo ci spiega perché il bracconaggio non può che aver peggiorato, anziché ridotto, la sua diffusione.

Come ti anticipavo, poi, ci sono i "danni collaterali" dovuti alla perdita di territorialità idonea alla sopravvivenza della tigre selvatica, a causa della massiccia deforestazione per scopi agricoli e alla continua crescita delle aree urbane che come grosse propaggini rubano intere porzioni alla giungla, alla steppa, alle foreste e a tutti gli altri habitat naturali della nostra amata tigre.

Diventa anche tu un protettore delle tigri

Segnati una data importante: il 2022. Sarà l'anno della tigre per l'astrologia cinese, e proprio per tale ragione è stato scelto come anno simbolo di rinascita.
L'idea è del WWF, stai a sentire di che si tratta.

Il progetto si chiama "Tiger Alive Initiative", abbreviato in Tx2, e puoi diventarne protagonista attivo impegnandoti in prima persona per salvare quante più tigri "libere" possibile fino a raddoppiarne il numero  entro il 2022 nei paesi – 13, come hai letto – in cui questo felino magnifico ancora sopravvive e che hanno aderito all'iniziativa.

Ci sono molte cose che puoi fare con una piccola donazione mensile. Potrai contribuire a:

  • Osservare le abitudini delle tigri e documentarle a scopo scientifico
  • Creare e proteggere squadre di guardie antibracconaggio debitamente formate e capillarmente distribuite
  • Ricreare laddove possibile e difendere gli habitat naturali delle tigri
  • Scovare e denunciare i bracconieri e disinnescare le loro trappole

Ti sembra poco? Bè, per te che ami i titoli, potrai fregiarti del molto onorevole appellativo di "Tiger protector" e in quanto protettore ufficiale delle tigri avrai diritto a:

  • La tessera "Tiger protector" che ti permetterà di visitare gratuitamente le oasi WWF
  • Ricevere tre aggiornamenti annuali sul progetto Tx2 fino al 2022
  • E ultimo ma non ultimo, potrai sentirti un vero Sandokan moderno, un paladino dei "diritti" delle tigri. Ti sembra ancora poco?

Il 29 luglio è la giornata mondiale della Tigre: un'altra bella data da segnare in rosso sul calendario. Osserva la maestosa bellezza di questo felino e prova solo a riflettere su quanta parte del nostro immaginario collettivo sia pieno di tigri. Sono da sempre state parte del nostro mondo fantastico, le abbiamo ammirate sul grande schermo, disegnate con i colori più vivaci da bambini, rese parlanti protagoniste di cartoni animati e ci siamo immedesimati in loro, quando abbiamo cercato dentro di noi riserve di coraggio e di tenacia da cui andare a pescare.

Per l'astrologia cinese la tigre è un segno di grande astuzia, di ambizione e di tenacia. Aspetta nel folto della foresta il momento giusto per fare il suo trionfale ingresso e lasciare la sua "zampata" fatale. Forse appartiene alla meschinità umana cercare di annientare – con la facile forza del fucile – una tale possenza naturale, una tale regalità e una tale, istintiva, intelligenza e lungimiranza.

Io invece ti invito a prendere esempio dalla tigre, a essere coraggioso, ad avere fiducia piena e completa nelle tue capacità, ad avere pazienza e ad agire con calma, attendendo i tempi più propizi per mettere a frutto tutto ciò che ti sta più a cuore. La tigre, come ogni essere in natura, ci strega con la sua perfezione, perché è un animale che sembra non aver bisogno di nulla, che agisce bene da solo e basta a se stesso per sopravvivere alla grande. Eppure… anche le tigri sono creature fragili, proprio come noi, e se andiamo a toccare il loro ambiente naturale, dove esse possono muoversi, crescere e proliferare indisturbate, semplicemente scompaiono. Questo ci deve far riflettere.

Nel frattempo, noi, che siamo il loro principale nemico, siamo anche l'unica specie in grado di aiutarle. Rifletti anche su questo.