L’architettura fa parte della vita dell’uomo da sempre e con lui si è evoluta nel corso dei secoli. Per costruire le nostre case, i luoghi in cui trascorriamo gran parte della nostra vita, nel corso dei secoli ci siamo ingegnati in tutti i modi. E con il tempo hanno iniziato a nascere edifici indipendenti, grandi grattacieli, enormi strutture in cui essere stipati come api in un alveare. I modi di abitare degli uomini, nella storia, si sono ampliati e moltiplicati, diversificandosi in base alla cultura, alla religione, al tessuto sociale, al contesto ambientale, alle necessità individuali.
Negli ultimi decenni, e più intensamente negli ultimi anni, però, è emersa una nuova tendenza, sospinta dal bisogno di ritrovare la perduta armonia tra l’edificio e l’ambiente in cui viene costruito. Così, girando per le strade di alcune grandi città ma anche in alcuni paesini di montagna, puoi imbatterti in strutture dal design moderno, a volte piene di piante e fiori, con grandi vetrate per fare entrare la luce senza bisogno di premere un interruttore, pannelli fotovoltaici per raccogliere energia solare. Perché è da un po' ormai che ha iniziato a farsi strada il concetto di architettura sostenibile. La
disciplina dedicata a un abitare nuovo, nel rispetto della natura e della salute delle persone.
C’è chi la chiama eco-architettura e chi, all’inglese, green building. Come dice il nome stesso, l’architettura sostenibile altro non è che un modo di progettare e costruire strutture ed edifici riducendo al minimo l’impatto ambientale sia della loro realizzazione che della loro abitabilità, rendendoli eco-friendly e allo stesso tempo assolutamente confortevoli per l’uomo. Gli edifici sostenibili vengono realizzati nel totale rispetto dell’ambiente, delle persone e del contesto territoriale e umano in cui si inseriscono, integrandosi perfettamente con la natura circostante e il tessuto sociale ed economico del luogo. In questo modo, l’architettura sostenibile diventa una disciplina portatrice di un bene collettivo, di cui tutti possono beneficiare. E come?
Come ti ho appena spiegato, l’architettura sostenibile punta a realizzare case, alberghi ed edifici di tutti i tipi che rispettino il più possibile l’ambiente e la salute delle persone che vi trascorrono del tempo. Gli elementi che definiscono i prodotti di questa disciplina non sono sempre uguali e possono cambiare a seconda del tipo di edificio che si realizza, di chi lo abiterà, delle caratteristiche dell’ambiente in cui viene inserito e delle risorse naturali che è possibile utilizzare nel modo meno invasivo. Sono tutti elementi che vanno integrati tra loro per generare un edificio innovativo che allo stesso tempo, grazie alle avanzate tecnologie utilizzate, torna un po’ indietro, all’origine dell’uomo quando era la natura stessa a fargli da casa.
Nell’individuare tutte le caratteristiche che rendono un edificio davvero sostenibile, tieni sempre presente che l’obiettivo finale è una struttura a basso impatto ambientale. Obiettivo che può essere raggiunto attraverso varie modalità, quali:
Gli elementi importanti e fondamentali per un'architettura sostenibile sono il riciclo e il riuso. I vantaggi riguardano i costi di produzioni che sono più bassi proprio perchè si rispettano i due aspetti fondamentali legati alla scelta dei materiali. E sempre rimanendo sul tema costi, c'è anche da dire che nel corso degli anni, grazie all'efficienza energetica e all'uso di fonti rinnovabili, si riuscirà a spendere meno.
(Modificato da Mattia Giangaspero il 26 aprile 2023
Scritto da Sara Del Dot il 26 aprile 2019)