Arrivano nuovi OGM? Il Senato apre alla sperimentazione sui campi

Spunta all’interno del decreto siccità un emendamento riguardante i nuovi OGM che verranno per la prima volta dopo 20 anni promossi dal governo.
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Mattia Giangaspero 7 Giugno 2023

Il caos che si è venuto a creare riguarda non una legge, non un decreto, ma un emendamento. Emendamento presente all'interno del Decreto Siccità approvato a fine maggio. Un emendamento di due pagine approvato con voto unanime dalle Commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato. Si tratta di un'apertura definitiva alla sperimentazione in campo dei nuovi OGM.

Se non lo sai ancora, quest'azione è un cambio storio e culturale per il nostro Paese nel campo dell'agricoltura. Sì perchè da più di vent’anni abbiamo sempre aderito  al principio di precauzione, vietando sul proprio territorio coltivazione e sperimentazione di organismi geneticamente modificati.

Questo cambiamento è avvenuto anche con l’avvento delle nuove tecniche di manipolazione del genoma (New Genomic Techniques), ribattezzate in Italia con il termine Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA).

In gergo tecnico vengono identificate come biotecnologie “benigne”, e sono in grado di sviluppare organismi simili in tutto e per tutto a quelli ottenuti naturalmente.

Negli ultimi anni, c’è stato un allineamento sempre più evidente fra organizzazioni agricole influenti come Coldiretti, fino al 2020 fermamente contraria alle NGT, il Ministero dell’Agricoltura (oggi della Sovranità alimentare) e i rappresentanti dell’industria sementiera. Un allineamento che trova corrispondenza in UE, dove è in corso una discussione sulla possibilità di deregolamentare le Tecniche di Evoluzione Assistita nei prossimi mesi.

Ambientalisti e contadini contro i nuovi OGM

Esiste però una frenata, o meglio una sentenza della Corte di Giustizia dell’UE del 2018 sui prodotti delle TEA tra gli OGM che indica come devono sottostare a valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura nel rispetto del principio di precauzione.

Inoltre si è fatta sentire anche Greenpeace che con altre 36 associazioni chiede il ritiro immediato dell'emendamento promosso all'interno del decreto siccità.

Diverse invece le reazioni del CREA, il Centro di Ricerca in Agricoltura del Ministero della Sovranità alimentare: il presidente, Carlo Gaudio, ha parlato di “un momento decisivo, perché le attività di ricerca già svolte nei laboratori dei nostri centri hanno dimostrato risultati straordinari che ora possiamo mettere ‘alla prova’ in campo. Un plauso particolare va ai presentatori degli emendamenti, ma il ringraziamento di rito è certamente rivolto a tutto il Parlamento, che ha approvato la norma all’unanimità”.