Non è così scontato: sai dove si buttano i gusci delle cozze? La domanda dovrebbe sorgere spontanea, dal momento che sono sì un materiale naturale, ma allo stesso tempo questo materiale è durissimo e apparentemente poco degradabile. Vanno quindi nell'umido? Oppure sono troppo duri e vanno nell'indifferenziato secco?
Ecco tutto ciò che devi sapere sulla raccolta differenziata dei gusci delle cozze (e dei molluschi in generale, e quindi anche quelli delle vongole e delle ostriche).
Le conchiglie nere che racchiudono le cozze (o quelle più chiare delle vongole, così come quelle più frastagliate delle ostriche) sono dette bivalvi perché composte da due elementi (le valve) che chiudendosi proteggono il frutto di mare. Sono composte essenzialmente da calcio e hanno un'articolazione a cerniera tenuta chiusa o aperta dai muscoli dei molluschi.
Il guscio delle cozze serve a proteggere le parti molli (da qui "molluschi") di questi animali marini.
Spesso si ritiene che i gusci di cozze, vongole e ostriche vadano nel sacchetto dell'umido o organico, ma in realtà non è così: la conchiglia fatta di calcio, che non è commestibile, è davvero molto dura e durevole e non si decomporrebbe in poco tempo, diventando fertilizzante.
Le conchiglie o gusci dei molluschi, quindi, vanno raccolti correttamente nel sacchetto indifferenziato o secco. Oppure puoi lavarle bene e riciclarle per lavoretti o nuove ricette (per decorare i piatti). In ogni caso, evita di gettarle nell'umido.