Aumentano i delfini spiaggiati in Italia: qual è la causa e perché rischiamo di pagare una sanzione all’Unione Europea

Il Bilancio dice che: negli ultimi 15 mesi sono morti 194 cetacei, di cui 157 nel 2023 e 37 nei primi 3 mesi del 2024 (la maggior parte di questi sono delfini). Individuata una possibile causa e anche una soluzione, ma l’Europa vuole vederci chiaro.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 16 Aprile 2024

Potrai non crederci, ma dal 2023 le spiagge italiane si sono trasformate in un vero e proprio cimitero per i pesci.  Pensa che ogni 2.5 giorni viene ritrovato in spiaggia almeno un delfino morto. Il Bilancio se visto nel suo complesso, parla chiaro: negli ultimi 15 mesi sono morti 194 cetacei, di cui 157 nel 2023 e 37 nei primi 3 mesi del 2024 (la maggior parte di questi sono delfini).

A indicare purtroppo questi numeri drammatici è la “Banca Dati Spiaggiamenti”, gestita dal CIBRA dell’Università degli studi di Pavia e dal Museo di Storia Naturale di Milano. La denuncia del ritrovamento sempre maggiore di questi animali arriva, però da Life Delfi, un progetto europeo.

E questa denuncia si collega perfettamente anche a una lettera che l‘Unione Europea ha inviato all'Italia e più precisamente al governo italiano, lo scorso febbraio, nella quale evidenziava come vi sia stato un mancato rispetto della Direttiva Habitat. La nota europea in particolare chiarisce come l'Italia non abbia messo in campo le giuste misure per la conservazione della specie e per evitare che sempre più animali, in questo caso delfini, finiscano accidentalmente uccisi dall'attività della pesca. Nel caso in cui quanto scritto dall'Europa fosse certificato come vero, l'Italia rischierebbe di pagare anche una sanzione molto elevata. Si parla di una mora giornaliera minima di 8.505,11 euro.

Infatti, anche se molto complicato accertarlo per tutti i casi di ritrovamento dei cetacei spiaggiati, una delle cause della morte potrebbe essere proprio l'attività della pesca. E questo perché quando i pescatori iniziano la loro attività, sono gli stessi delfini a seguire la scia delle loro barche e inoltre vengono anche attratti dall'accumulo poi di pesci da mangiare raccolti nelle reti. Il problema è che molto spesso anche gli stessi delfini restano incastrati all'interno della rete da pesca, vengono feriti e a lungo andare muoiono arrivando a riva.

Esiste però una soluzione. Alessandro Lucchetti, ricercatore di CNR-IRBIM e coordinatore di Life Delfi spiega infatti che:

“La tendenza dei dati sui cetacei spiaggiati in Italia è costante e non accenna a diminuire. Questo ci conferma la necessità di adottare misure tecniche (sugli attrezzi da pesca ed eventualmente sulle aree) volte alla riduzione delle interazioni fra delfini e attività di pesca".

Una di queste soluzioni può essere l'utilizzo di alcuni dissuasori acustici che, grazie all‘intelligenza artificiale riescono ad allontanare esclusivamente i delfini.

Fonte | Banca dati Suggerimenti Uni Pavia

 Life Delfi