Bicchieri e piatti di carta inquinano come quelli di plastica: “E se dicessimo addio a tutti gli usa e getta?”

Tutti gli oggetti monouso fanno male, senza più distinzione. Cannucce, bicchieri, piatti, plastica o carta che sia, fanno male e a dimostrare che anche metodi alternativi, senza l’utilizzo della plastica, sono dannosi per l’ambiente sono state due Università, una in Belgio e una in Svezzia.
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Mattia Giangaspero 29 Agosto 2023

Dopo lo studio dell'Università belga di Anversa su quanto inquinamento provocano le cannucce di carta, arriva un altro studio che parla di quanto anche piatti e bicchieri sempre di carta possono essere dannosi per l'ambiente. Dannosi addirittura quanto gli stessi oggetti usa e getto che fino a poco tempo fa erano solo di plastica.

Si tratta della ricerca “Single-use take-away cups of paper are as toxic to aquatic midge larvae as plastic cups – ScienceDirect” pubblicata su Environmental Pollution da un team di ricercatori della Göteborgs universitet.

I ricercatori si sono soffermati sull'aspetto di produzione dei componenti monouso di carta in quanto, all'interno, sono presenti sostanze chimiche dannose per la natura.

Lo studio ha testato l’effetto di bicchieri usa e getta, realizzati con materiali diversi, sulle larve della mosca arlecchino (Chironomus riparius)  e la principale autrice dello studio, Bethanie Carney Almroth, professoressa al Dipartimento di biologia e scienze ambientali della  Göteborgs universitet, spiega: “Abbiamo lasciato bicchieri di carta e bicchieri di plastica nel sedimento umido e nell’acqua per alcune settimane e abbiamo seguito l’effetto delle sostanze chimiche rilasciate sulle larve. Tutte le tazze hanno influenzato negativamente la crescita delle larve".

Lo studio poi passa all'analisi di alcune componenti plasticose presenti nei bicchieri o piatti di carta. Infatti molti di essi, anche se in quantità inferiori, contengono un lieve strato di plastica che li protegge o grassi o liquidi. E come tutta la plastica, anche questo strato costituito dal polilattide, una specie di bioplastica, se lasciato non correttamente in natura, si decompone lentamente.

Sempre la biologa Carney Almroth spiega che:

"Le bioplastiche non si decompongono efficacemente quando finiscono nell’ambiente, nell’acqua. Potrebbe esserci il rischio che la plastica rimanga in natura e che le microplastiche risultanti possano essere ingerite da animali ed esseri umani, proprio come accade con altre materie plastiche. Le bioplastiche contengono almeno lo stesso numero di sostanze chimiche della plastica convenzionale".

Sembra quindi che la soluzione di aver trovato materiali alternativi per evitare di continuare a contaminare molti ecosistemi o habitat della Terra non abbia prodotto i risultati sperati e forse è arrivato il momento di smettere definitivamente a produrre, commercializzare e usare tutti gli oggetti monouso, senza alcun tipo di differenza, che siano di plastica o di carta. Siediti a un bar e bevi il caffè in una bella tazza di vetro.