Biossido di titanio, per l’Efsa questo additivo alimentare non è più da considerare sicuro

Il biossido di titanio viene utilizzato come colorante (E171) soprattutto dall’industria dolciaria. A spingere l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare verso questa nuova valutazione il fatto di non poter escludere il rischio di genotossicità legato all’ingestione di nanoparticelle di biossido di titanio. Presto potrebbe arrivare il divieto in tutta l’Unione Europea.
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Federico Turrisi 8 Maggio 2021
* ultima modifica il 08/05/2021

"Tenuto conto di tutti gli studi e i dati scientifici disponibili, il gruppo scientifico ha concluso che il biossido di titanio non può più essere considerato sicuro come additivo alimentare. Un elemento fondamentale per giungere a tale conclusione è che non abbiamo potuto escludere timori in termini di genotossicità connessi all’ingestione di particelle di biossido di titanio". A parlare è il professor Maged Younes, presidente del gruppo di esperti dell'Efsa (ossia l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) sugli additivi e aromatizzanti alimentari, che giovedì scorso ha aggiornato la propria valutazione della sicurezza del colorante biossido di titanio – lo puoi trovare sulle etichette dei prodotti alimentari sotto la sigla E171 – a seguito di una richiesta della Commissione europea del marzo 2020. Ricordiamo che la valutazione non riguarda le applicazioni di biossido di titanio in dentifrici, cosmetici, creme solari, vernici e medicinali.

In sostanza, secondo il report dell'Efsa, anche se non ci sono evidenze conclusive, il rischio che la sostanza sia genotossica non può essere escluso. Dopo l'ingestione, l'assorbimento di particelle di biossido di titanio è basso; tuttavia, esse possono accumularsi nell'organismo umano. Ma che cosa vuol dire genotossicità? In estrema sintesi, con questo termine si indica la capacità di un composto chimico di danneggiare il Dna delle cellule, provocando mutazioni che possono portare anche allo sviluppo di tumori. In questo senso, la genotossicità può avere effetti cancerogeni. Alla luce del nuovo parere scientifico fornito dall'Efsa, la Commissione europea proporrà agli Stati membri il ritiro del biossido di titanio dall'elenco degli additivi alimentari consentiti dall'Ue.

In quali alimenti si trova

Il biossido di titanio è usato come sbiancante in diversi prodotti dell'industria alimentare, così da renderli più appetibili agli occhi dei consumatori. In particolare, troviamo l'E171 in confetti, caramelle, merendine, marshmellow, gomme da masticare, glasse per pasticceria (un esempio è rappresentato dalle glasse colorate che ricoprono le famose ciambelle americane, i donuts). Ma nell'elenco finiscono anche brodi e salse per bambini, biscotti e altri prodotti da forno e perfino certi latticini (inclusa la mozzarella).

Fonte | Efsa

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