
Il bonus in questione era stato introdotto grazie alla legge di Bilancio del 2019, ma solo da poco ha visto l'effettiva sua applicazione. Infatti il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin ha, di recente, confermato che il portale per il Bonus Ambiente è stato attivato:
“Con l’avvio della piattaforma diamo forma a un’iniziativa di ampio respiro civile, che permette a tutti di contribuire alla cura della nostra casa comune”.
Nello specifico si tratta di un credito d'imposta per la pubblica amministrazione legato a interventi ambientali. Immagina alla cessione dei crediti di carbonio. Non è la stessa cosa, ma il suo funzionamento è molto simile. Si dona una somma per sostenere lavori di riqualificazione del verde pubblico e di contrasto del dissesto idrogeologico. Insomma una specie di sgravo fiscale.
Le modalità di accesso al bonus ambiente sono indicate all'interno del DCPM del 10 dicembre 2021. Sul portale web, gestito dal Ministero della Transizione Ecologica (oggi dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), si può individuare l’intervento da sostenere e prenotare il contributo.
Il credito è riconosciuto nella misura del 65% della donazione effettuata, e spetta alle persone fisiche e agli enti non commerciali nel limite del 20% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui. Gli interventi finanziabili sono:
Entrando (qui) sul portale attivato, tutti possono individuare i singoli interventi, ma ai fini del riconoscimento del Bonus Ambiente, bisogna ricordare che le erogazioni liberali devono essere effettuate avvalendosi esclusivamente di uno dei seguenti sistemi di pagamento: