Brucia anche l’Algeria, 51 incendi in due giorni: oltre 40 morti ed ecosistemi distrutti

In queste settimane gli incendi in Algeria sono violentissimi e fuori controllo. Oltre ad avere causato decine di morti, hanno già raso al suolo 10mila ettari nel parco nazionale di El Kala, preziosa area naturale protetta riconosciuta dall’Unesco come riserva della biosfera.
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Martina Alfieri 23 Agosto 2022

In Algeria, alimentate dal calore estremo e dalla siccità di questa estate, continuano a divampare le fiamme. In soli due giorni sarebbero esplosi addirittura 51 incendi violenti, mettendo a rischio la salute delle persone e dell’ambiente. Si contano già oltre 40 vittime e centinaia di feriti. Inoltre sono stati rasi al suolo almeno 10mila ettari del prezioso parco nazionale di El Kala, affacciato sul Mediterraneo.

Gli incendi stanno devastando in particolare la zona settentrionale dell’Algeria. È una situazione che si ripete ogni anno, ma che quest’estate rappresenta una vera e propria emergenza. Nel solo mese di agosto – riporta la BBC – nel Paese nordafricano sono scoppiati già più di 100 incendi.

Bruciano i dipartimenti di El Tarf e Setif, e brucia il prezioso parco nazionale di El Kala. Il parco, che si estende su una superficie di quasi 80mila ettari, è stato istituito nel 1983. Per la ricchezza del suo ecosistema, minacciato oggi dalle condizioni climatiche estreme e da incendi sempre più violenti, l’Unesco ha deciso nel 1990 di dichiarare questo grande parco riserva della biosfera. Purtroppo, però, le fiamme avrebbero già distrutto oltre il 10% della superficie coperta dalla riserva.

Anche in Europa l’estate in corso è caratterizzata da incendi violentissimi: la superficie boschiva bruciata – pari a 700mila ettari –  è già superiore a quella perduta nel 2021. E se a livello mondiale gli incendi negli ultimi 20 anni sono raddoppiati, l’Onu prospetta uno scenario ancora peggiore per il futuro: se non prenderemo seri provvedimenti per contrastare i cambiamenti climatici, da qui al 2100 gli incendi saranno sempre più numerosi e più violenti.