La candeggina è uno dei prodotti più comuni nelle case italiane. Economica, facile da reperire e molto efficace nel rimuovere germi e macchie, viene spesso utilizzata per disinfettare pavimenti, sanitari, superfici e persino tessuti. Tuttavia, l’uso frequente o scorretto di questo prodotto comporta una serie di rischi per la salute e la sicurezza domestica che non tutti conoscono.
Perché la candeggina è efficace
La candeggina contiene ipoclorito di sodio, una sostanza chimica potente in grado di distruggere batteri, virus e muffe. È proprio questa efficacia a renderla un alleato nelle pulizie più profonde. Ma la stessa potenza che la rende utile può trasformarla in un pericolo se non viene maneggiata correttamente.
I rischi per la salute
- Irritazioni alle vie respiratorie – I vapori di candeggina, soprattutto in ambienti poco ventilati, possono causare tosse, bruciore agli occhi, irritazione della gola e difficoltà respiratorie.
- Danni alla pelle – Il contatto diretto può provocare arrossamenti, secchezza o ustioni chimiche.
- Pericolose reazioni chimiche – Miscelare la candeggina con altri prodotti, come ammoniaca o acidi (ad esempio l’aceto), libera gas tossici come la cloramina o il cloro gassoso.
- Inquinamento domestico – L’uso eccessivo contribuisce alla contaminazione delle acque reflue, con impatto negativo sull’ambiente.
Come usare la candeggina in sicurezza
- Ventila sempre gli ambienti durante e dopo l’uso.
- Indossa guanti e, se possibile, occhiali protettivi.
- Non mischiare mai la candeggina con altri detergenti.
- Diluiscila correttamente seguendo le indicazioni sull’etichetta.
- Conservala lontano da bambini e animali, in un luogo fresco e asciutto.
Per molte pulizie quotidiane non è necessario ricorrere alla candeggina. Aceto, bicarbonato, limone e detergenti ecologici possono garantire buoni risultati senza gli stessi rischi per la salute e l’ambiente.