
Il problema dello spopolamento del nostro Paese non è un problema recente e anzi ha radici ben piantate. Recente invece è la volontà di volerlo affrontare e se da un lato le istituzioni ancora sono ferme a questa volontà, senza una reale messa in campo di servizi e strumenti adeguati per combatterlo, dall'altro lato ci sono piccoli borghi e Comuni che ti pagano per andar a viverci.
Nell'ultimo anno la popolazione italiana è diminuita di circa 180mila persone e il calo demografico ha riguardato soprattutto le aree interne
In Italia le aree interne costituiscono una parte rilevante del Paese: sono circa il 60% della superficie nazionale, ma all'interno di esse vive solo il 23% della popolazione.
La regione ha avviato un programma di incentivi nel 2019, offrendo 700 euro al mese alle famiglie che si trasferiscono in un villaggio remoto e vi aprono un'attività per almeno tre anni.
Il progetto "reddito di residenza attiva" offre fino a 28mila euro a coloro che sono disposti a trasferirsi in piccoli paesi della regione dove risiedono meno di 2mila persone. Coloro che non hanno più di 40 anni e presentano una domanda accolta dovranno trasferirsi entro 90 giorni e potrebbero ricevere un finanziamento da 800 a 1.000 euro al mese per due o tre anni. Questo progetto è stato avviato nel dicembre 2020
Diversamente dal progetto del Molise e della Calabria, ci sono altri piccoli borghi che incentivano le persone per viverci
Con il trasferimento di nuove persone, si spera di rinvigorire l'economia locale, mantenere aperte le scuole, preservare le tradizioni e sostenere l'agricoltura e le piccole imprese.