
Basta che porti con te un cartello. Non serve altro per partecipare a uno dei tanti #Fridaysforfuture organizzati in sempre più città italiane. Se sei uno studente scrivici poi sopra #SchoolStrike4Climate prendendo ispirazione dall’oramai arcinota scritta "Skolstrejk för klimatet" (Sciopero della scuola per il clima) di Greta Thunberg, oppure semplicemente #ClimateStrike per manifestare che si tratta di uno sciopero per il clima o ancora #FridaysForFuture perché il venerdì è diventato il giorno dedicato alla lotta per salvare il Pianeta. Il nostro futuro.
Oggi l’attenzione è su Milano, dove lo sciopero per il clima di fronte a Palazzo Marino si dà appuntamento ogni venerdì, puntuale alle 12.30. Il clima è quello dei rigidi Giorni della Merla, qualche grado sopra lo zero, ma Sarah Marder, promotrice dello sciopero per il clima a Milano, è presente, e presto viene raggiunta da numerosi partecipanti che come lei hanno a cuore il problema del cambiamento climatico.
“Quando ho sentito Greta Thunberg chiedere l’aiuto di tutti per unirsi in questa battaglia, ho deciso di provare a organizzare uno sciopero per il clima anche a Milano – spiega Sarah -. La prima volta che ho scioperato seguendo l’esempio di Greta è stato il 14 dicembre scorso. All’inizio era sola. Il venerdì successivo eravamo in sei, quello dopo ancora eravamo in dodici e così via, in crescendo. Ormai molte città si stanno mobilitando, c’è un grande fermento ovunque”.
Intorno a Greta Thunberg, infatti, è nato il movimento #FridaysForFuture perché è il venerdì il cui la giovane attivista svedese sciopera da scuola da diversi mesi, di fronte al Parlamento di Stoccolma.
La crisi climatica è già stata risolta. Abbiamo già le soluzioni. Dobbiamo solo svegliarci e cambiare.
“Questi “scioperi per il clima” sono semplicemente degli appuntamenti in cui le persone si radunano in piazza con dei cartelloni che riportano slogan e messaggi per spronare i leader politici ad affrontare il cambiamento climatico – continua Sarah Marder -. Essendo un’iniziativa organizzata dal basso, #FridaysForFuture prende forme diverse in contesti diversi, in base a come le persone rispondono individualmente e collettivamente all’appello di Greta. In ogni caso, le iniziative sono sempre a favore del clima e sempre svolte in modo pacifico”.
Intanto in Italia continuano a crescere gli appuntamenti settimanali in cui i cittadini scendono in piazza ogni venerdì con i loro cartelli per salvare il Pianeta dal cambiamento climatico. A Milano sono due gli appuntamenti ogni venerdì davanti a Palazzo Marino: se infatti alle 12.30 lo sciopero è quello di #Fridaysforfuture, alle 9.00 del mattino la protesta è degli appassionati di corsa, i runners, che dopo aver creato il gruppo #Runnersforfuture, hanno deciso di correre, con i loro cartelli, proprio in Piazza della Scala; a Pisa ci si incontra alle 9.00 in Piazza XX Settembre, a Torino alle 1530 in Piazza Castello; a Roma alle 14.00 in Piazza di Montecitorio; a Modena alle 13.15 al Parco della Repubblica e a Brescia alle 2.30 in Piazza della Loggia ( a aprtire da venerdì prossimo, 1 febbraio).
Sempre secondo Sarah Murder “questa è solo la punta dell’iceberg”. Se Greta Thunberg è riuscita ad arrivare al cuore di così tante persone, significa che la preoccupazione per le sorti della Terra e l’indignazione per una mancata presa di posizione da parte dei leader politici di fronte a quanto sta accadendo all’ambiente, c’era già. Il prossimo passo sarà quello di partecipare alla Marcia Globale a favore del clima prevista per il prossimo 15 marzo 2019. Hanno già aderito all’iniziativa ben 40 Paesi al mondo. Ma questo è solo l'inizio.