Come coltivare il biancospino: caratteristiche, cura, malattie e parassiti

Il biancospino viene anche chiamato “la pianta del cuore” perché le sue proprietà avrebbero diversi effetti benefici sull’apparato cardiovascolare. È quindi utile per la tua salute, ma come avviene la sua coltivazione? Caratteristiche e cura della pianta.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 21 Febbraio 2024

Il biancospino lo chiamano la pianta del cuore, per la sua attività cardioprotettiva. Parliamo del biancospino (Crataegus oxyacantha), una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosacee e che, grazie al suo alto contenuto di flavonoidi, non solo aiuta a combattere il colesterolo, ma contribuisce anche a fare una buona prevenzione nei confronti delle malattie cardiovascolari.

Caratteristiche del biancospino

Questo arbusto della salute, che può raggiungere fino ai 5 metri di altezza, cresce spontaneamente nelle zone temperate dell’emisfero settentrionale, come l’Europa, l’Asia e l’America. Vuoi sapere come riconoscerlo? È facile trovare il biancospino selvatico ai margini dei boschi, i suoi fiori di colore bianco, che per per forma sono molto simili alla rosa selvatica, compaiono in primavera, mentre le sue bacche, di un caratteristico colore rosso vivace compaiono in pieno inverno.

Sopporta bene l’eccessiva umidità e siccità, anche temperature molto fredde o molto calde non influiscono particolarmente sulle piante poste su terreno, possono invece influire negativamente su quelle in vaso.
Si pianta in autunno o all’inizio della primavera, per formare siepi basse si utilizzano piantine alte 30-40 cm spaziandole sempre di 30-40 cm. Per siepi alte si usano invece piante già formate di altezza di circa un metro e si collocano a distanza di 60-100 cm.

Come coltivare il biancospino

Il Biancospino predilige una posizione in mezz’ombra e può essere trapiantato all’inizio della primavera. È sufficiente scavare una buca pari al doppio del pane di terra che contiene le radici. È sempre bene preparare la buca un paio di settimane prima del trapianto: in questo modo potremo verificare il corretto drenaggio e procedere a una concimazione con uno stallatico pellettato o un concime granulare a lenta cessione per piante da fiore.

Scelta del terreno

Il Biancospino prospera in terreni ben drenati e fertili. L'acqua in eccesso deve sempre avere una via di uscita per non causare ristagni nei pressi delle radici e evitare il rischio di marciumi.

Come propagare il biancospino

Il biancospino può essere propagato per talee. Devi selezionarli germogli verdi di un anno, non più di 1 cm di spessore, ideali per questo sono i germogli laterali che crescono sul lato sud. Il tiro selezionato è diviso in talee 10-15 cm.

Annaffiatura

Il biancospino ha bisogno di una buona quantità di acqua per crescere forte e sano. Assicurati di annaffiare il tuo albero almeno una volta alla settimana.

Concimazione

Si possono usare concimi idrosolubili da somministrare con le annaffiature o, nel caso si abbiano grosse superfici, concimi granulari a lenta cessione. Il loro utilizzo deve avvenire per una volta al mese, ogni tre mesi.

Potatura

La potatura deve essere ovviamente diversa in base a come vuoi coltivare il biancospino, se come un alberello o un cespuglio a siepe. Nel primo caso gli alberelli, questi si potano in inverno per mantenere la forma. I cespugli vanno invece alleggeriti al centro per consentire la circolazione d’aria, mentre le siepi si regolano da fine estate a fine inverno. Quando la pianta prende a spogliarsi in basso si interviene con una drastica potatura abbassando la chioma quasi a filo del terreno.

Malattie e parassiti

Il biancospino, come molte piante di rose, è sensibile alle malattie fungine, come la scabbia, la ruggine del traliccio e la muffa. Inoltre il biancospino è soggetto al fuoco batterico. L'agente patogeno è un batterio che si diffonde epidemicamente in condizioni ottimali di crescita.