Come coltivare la passiflora incarnata e a cosa serve

La passiflora è la pianta da cui nasce il celebre frutto della passione (o maracujá). Inoltre appartiene a una famiglia che conta oltre 500 specie diverse, alcune delle quali sono coltivate anche in Italia, e vanta numerose proprietà, soprattutto sedative. Allora vediamo come potresti coltivarla nel tuo giardino o balcone.
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Mattia Giangaspero 3 Aprile 2024

Originaria delle aree tropicali e subtropicali, principalmente da ricercare nel centro-sud America, la passiflora è una pianta ornamentale che si presenta con arbusti rampicanti simili a delle liane.

La sua famiglia, quella delle Passifloraceae conta oltre 500 specie diverse, alcune delle quali provengono anche da Asia, Australia o America settentrionale, ma quella a cui ci si riferisce più comunemente sia per le proprietà che per la coltivazione è la Passiflora incarnata.

La particolarità più suggestiva della pianta è il fiore, estremamente bello e di colore bianco, azzurro e porpora che può sfiorare anche i 10 centimetri di diametro e che nasconde innumerevoli proprietà benefiche. Il fiore fa la sua comparsa in estate, così come i suoi frutti, conosciuti come maracuja o frutti della passione, dalle proprietà rinfrescanti e dall’alto contenuto di vitamina C. Questo frutto è ormai diffuso anche da noi in Europa ed è ampiamente utilizzato sia in cucina che per rendere più gustosi i cocktail.

Coltivazione e Proprietà della Passiflora Icarnata

Come coltivare la passiflora incarnata

La Passiflora incarnata, conosciuta anche come fiore della passione, è una pianta rampicante perenne che incanta con i suoi fiori spettacolari. Può crescere sia piantata in giardino, sia coltivata in vaso. Quello in cui bisogna prestare attenzione è ovviamente l'esposizione alla luce che deve avere, la concimazione e la quantità di acqua che le serve. Ecco allora una guida su come puoi coltivarla con successo.

Coltivazione in vaso

Se coltivi la passiflora in vaso, sappi che tra marzo e aprile necessita di essere trasferita in contenitori più grandi di qualche centimetro. Continua il rinvaso fino a raggiungere la dimensione di 25/30 cm di diametro. Fatto questo, ogni anno dovrai solo cambiare lo strato superficiale del terreno di 3 cm dopodiché ogni anno rinnova solo lo strato superficiale del terreno di circa 2-5cm.

Coltivazione a terra

Se, invece, vorresti piantare la Passiflora in terra, questa predilige un terreno acido, leggero e ben drenato, composto da terriccio ricco di sostanza organica, torba e sabbia. Evita terreni pesanti e ricchi di argilla perché non favoriscono il drenaggio dell'acqua.

Posizione

Sia se coltivi in vaso, sia se coltivi la Passiflora nel tuo giardino, la pianta ha bisogno di essere esposta sempre al sole, mentre necessitano di protezione durante l'inverno. In generale, sopporta bene i climi mediterranei, con temperature estive tra i 18-27°C e invernali intorno ai 10°C

Concimazione

Sempre nel periodo marzo aprile la pianta necessita di concime, precisamente quello polivalente granulare a lento rilascio, oppure potresti utilizzare anche quelli liquidi diluiti nell'acqua delle annaffiature.

Annaffiatura

La Passiflora si accontenta delle acque piovane, ma nei periodi siccitosi è consigliabile annaffiare regolarmente, mantenendo il terreno sempre umido. Gli esemplari in vaso richiedono annaffiature più abbondanti e frequenti.

A cosa serve la passiflora incarnata

La Passiflora incarnata, comunemente nota come fiore della passione, è apprezzata per le sue proprietà terapeutiche e viene utilizzata in fitoterapia per diversi benefici.

Proprietà

Dall’effetto rilassante e lievemente sedativo, la passiflora è considerata con la melissa, la camomilla, il tiglio e la valeriana, un’erba ideale per combattere i disturbi del sonno: ha infatti un’azione calmante sul sistema nervoso, contribuisce a un sonno notturno rigenerante e privo di risvegli. Spesso viene indicata anche per problemi come la depressione, lo stress, il nervosismo, le fobie e le nevrosi ossessive, ma anche in caso di convulsioni.

La passiflora è anche un antidolorifico naturale, utile ad alleviare le contratture muscolari e a contrastare i fastidi dovuti al ciclo mestruale o alla menopausa.

Gli integratori a base di questa pianta vengono utilizzati anche per alleviare i disturbi gastrointestinali o per trattare problemi come l'ipertensione, le palpitazioni o il battito cardiaco irregolare. Se utilizzata all'interno di preparati da applicare a livello topico, quindi sulla pelle, la pianta è inoltre utile anche per contrastare gonfiori causati da infiammazioni, emorroidi, e ustioni.

La passiflora è poi preziosa per combattere l’azione dannosa dei radicali liberi: grazie al suo contenuto di principi attivi come la quercetina, la rutina e l’apigenina, inibisce i vari enzimi che possono causare un’infiammazione.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Come ogni erba naturale, anche la passiflora ha le sue controindicazioni. Innanzitutto questa pianta ha un effetto ossitocinico dovuto al suo contenuto di armaline: ciò potrebbe causare delle contrazioni uterine, motivo per cui la passiflora sarebbe sconsigliata alle donne in gravidanza. La passiflora poi potrebbe interferire con l’assunzione di farmaci contro l’ansia, potenziandone gli effetti collaterali. L’assunzione di passiflora è anche sconsigliata ai bambini sotto i 12 anni di età.

Altri effetti collaterali dell’assunzione di passiflora possono essere stati di confusionecapogiri, difficoltà nei movimenti, sonnolenza eccessiva, nausea e vomito, tachicardia e aritmie. Insomma, la raccomandazione è quella di assumere la passiflora sempre sotto consiglio del proprio medico di fiducia.