
L'aneto è una pianta che in natura si trova fino a circa 600 metri d'altitudine. Può raggiungere i cinquanta o sessanta centimetri, se piantato, e le sue foglie sono molto sottili e folte. Ricorda in qualche modo il finocchietto selvatico, ma in realtà è proprio una pianta a sé. Come il finocchio selvatico, tuttavia, il suo sapore ricorda leggermente quello dell'anice: è un'erba molto saporita e profumata, leggermente amara.
Per quanto riguarda la famiglia, l'aneto appartiene alle Ombrellifere o Apiacee (come le carote e il finocchio) e fiorisce dall'estate fino a settembre inoltrato. I suoi fiori? Sono gialli e minuti.
Ecco dunque come coltivare l'aneto, per sistemarlo finalmente tra le altre erbe aromatiche come basilico, timo, salvia, rosmarino… Un consiglio? Tienilo in cucina (se vuoi sistemarlo all'interno di casa), in modo da averlo sempre a portata di mano per le tue ricette.
Rispetto ad altre piante aromatiche come ad esempio il rosmarino, la salvia o il mirto, l'aneto non resiste bene alla siccità. Per questo dovrai dargli da bere moderatamente ma con regolarità, osservando anche come si comportano i fusti e le foglie. Quando appaiono affaticati e sofferenti, un po' flosci, sicuramente c'è bisogno di dare dell'acqua.
Se lo tieni in casa, l'aneto dovrebbe sopravvivere tranquillamente senza particolari accorgimenti riguardo alla temperatura. Se invece lo pianti esternamente, fai attenzione: le piantine di aneto vivono bene solo tra i 15 e 25 gradi, e quindi in zone moderate e in cui non avvengono gelate invernali.
Un po' come tutte le piante aromatiche, se decidi di tenere il vasetto di aneto in casa (ma anche se il luogo scelto è il balcone o il giardino) ti consigliamo di appoggiarlo in un luogo luminoso. L'aneto infatti è un'erba che in natura si trova in luoghi caldi e soleggiati, ama molto il sole, ed è proprio a contatto con i raggi che produce il suo olio essenziale.
L'aneto è una specie che si presta a semine scalari, da realizzarsi tra aprile e il termine dell'estate, direttamente nell'orto sullo spazio prescelto. Possiamo scegliere tra la tecnica della semina a spaglio, ideale soprattutto se lo spazio è poco e lo vogliamo ottimizzare, o a file distanti 30-40 cm tra loro.
La coltivazione in vaso è naturalmente più semplice. Potremo utilizzare un terriccio per ortaggi e supporteremo la crescita aggiungendo all’acqua per l’irrigazione una dose di fertilizzante liquido biologico, ogni 15 giorni da aprile a settembre.
Nel primo mese dopo il trapianto o la semina dovremo irrigare regolarmente le nostre piantine. Le piante coltivate in giardino già sviluppate possono giovarsi delle piogge e dovremo intervenire solo in estate e in caso di lunghi periodi siccitosi. L’Aneto coltivato in vaso invece deve essere irrigato regolarmente per mantenere il terriccio sempre inumidito. Intensificheremo in estate e nelle giornate più calde.
Per aiutare la crescita dell'aneto è essenziale potare manualmente i rametti a 25 cm circa dal terreno. Inoltre, ricorda di cimare anche le infiorescenze appena comparse: in questo modo eviterai che vengano sottratte energie alla pianta per portare a maturazione i semi
L'aneto germina in 8-10 giorni e può essere raccolto per la prima volta tre settimane dopo la semina.
(Pubblicato da Sara Polotti il 3.05.2022
Modificato da Mattia Giangaspero 30.08.2023)