Come fare la raccolta differenziata: una guida agli errori che forse avrai commesso anche tu

Per fare la raccolta differenziata correttamente ci sono alcuni accorgimenti da tenere a mente: ad esempio, risciacqui i contenitori di plastica e di vetro prima di gettarli negli appositi bidoni? Dove butti i cartoni della pizza? E biro e pennarelli? Suddividere i rifiuti è diventato un gesto così automatico che il rischio di commettere degli errori è sempre dietro l’angolo. Semplici distrazioni per te, un ostacolo per gli operatori che se ne occupano e per il processo che porta al riciclo.
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Giulia Dallagiovanna 5 Febbraio 2021

Più o meno a partire dal 2015, la raccolta differenziata porta a porta è attiva in tutta Italia. La comodità che questo sistema offre, ti avrà portato a non considerare più la divisione dei rifiuti in diversi bidoni come una perdita di tempo, ma probabilmente ormai per te sarà un automatismo. E forse è proprio perché lo fai senza pensare che potresti inciampare in errori comuni.

Ricorda che il rischio è anche quello di prendere una multa, che può variare dai 25 ad oltre 600 euro a seconda della gravità della violazione e delle norme stabilite dal comune in cui abiti. Fare la suddivisione in modo corretto, poi, facilita le operazioni di riciclo, che è la ragione per la quale non puoi più gettare tutti gli scarti in un unico contenitore.

Potrebbe sembrarti una seccatura rispetto a quando potevi buttare quasi tutto in un unico bidone, senza distinzioni, ma i vantaggi e i benefici della raccolta differenziata sono davvero tanti, sia a livello ambientale che economico. Cercando di riassumere in breve quelli principali, questo modo di smaltire i rifiuti può aiutare a:

  • Ridurre l'inquinamento, dato che c'è meno lavoro per le discariche, sfruttate solo per i rifiuti non riciclabili
  • Allungare il ciclo di esistenza dei prodotti, che possono avere una nuova vita, con un conseguente risparmio di materie prime e un costo minore dei nuovi oggetti creati a partire da questi materiali
  • Creare nuovi posti di lavoro, poiché le operazioni di controllo, lavaggio e lavorazione dei rifiuti richiedono l'assunzione di personale

A questo punto, non ci resta che vedere i passaggi fondamentali necessari a comprendere come fare la raccolta differenziata in modo corretto.

Come funziona

Negli ultimi anni avrai sentito parlare sempre più spesso di sostenibilità e, di conseguenza, dell'importanza del riciclo, di fatto uno dei pilastri dell'economia circolare. Ebbene, tutto questo parte proprio dalla raccolta differenziata, che ci chiede di separare quei materiali che possono avere una vita in modo da poterli riciclare facilmente. È da qui che nasce la logica di suddividere i rifiuti, identificati dai simboli presenti sulle confezioni, e buttarli in bidoni diversi tra loro che sono riconoscibili attraverso determinati colori differenti a seconda del Comune in cui si vive. L'importante è fare sempre attenzione all'etichetta che indica la tipologia di conferimento in ogni bidone.

Come ti dicevo fin dall'inizio, si tratta di un processo che diventa praticamente automatico con il tempo e l'abitudine, ma che all'inizio può causare grandi dubbi: proprio per questo, abbiamo già provveduto a rimediare con un articolo pensato per aiutarti a capire dove buttare i rifiuti nella differenziata.

Ma come funziona esattamente il sistema porta a porta? Il bello è che tu devi fare ben poco: una volta che hai preso confidenza con la suddivisione, dovrai semplicemente attendere il giorno di raccolta dei rifiuti, che può variare a seconda del comune. Gli operatori ritireranno quindi il contenuto dai diversi cassonetti; dopo la raccolta, ogni materiale va incontro a un processo diverso che condurrà al riciclo, motivo per cui è importante che la separazione sia stata fatta nel modo giusto.

Gli errori da non commettere

Dopo un breve riassunto delle regole generali della raccolta differenziata, proviamo a capire in quali piccole disattenzioni potresti incorrere e quali sono gli errori da evitare:

  • In generale, chiediti sempre: di quante parti è composta quella confezione e di quale materiale è fatta ciascuna di essi
  • I contenitori di alimenti, che siano di vetro, di plastica o di tetrapak, vanno sempre risciacquati prima di essere gettati nei diversi sacchetti. Ciò che è sporco sarà più difficile da riciclare.
  • Il cartone della pizza è meglio non gettarlo nella carta, perché sarà unto e non riuscirai a togliere tutti i residui di cibi
  • I vasetti di vetro non posso essere presi e buttati in un unico sacchetto: l’etichetta dev’essere staccata e il coperchio è destinato all’apposito contenitore, che varia a seconda del materiale di cui è fatto
  • Il tuo specchio o gli oggetti di ceramica non sono fatti di vetro, perciò quando si rompono andranno collocati nell’indifferenziato
  • I sacchetti per la frutta e la verdura del supermercato sono diventati compostabili, ma ricorda che prima di comprarli hai dovuto attaccarci un’etichetta con il prezzo. Quella andrà staccata e gettata nell’indifferenziato e non nella carta, in quanto è ricoperta da colla.
  • Sopra alle confezioni viene spesso indicato come vanno smaltiti i prodotti che trovi all’interno. Ti consiglio di leggere sempre i consigli perché può succedere che il pacchetto di fazzoletti ecologici che hai messo nel carrello possa essere gettato nell’umido (dopo che avrai staccato la linguetta adesiva).
  • Le biro e i pennarelli sono fatti di plastica, ma contengono inchiostro e hanno una punta costruita con materiale differente. Per questo motivo andranno gettati nell’indifferenziato.
  • Gli scontrini non sono riciclabili, perché vengono stampati su un particolare tipo di carta che non ne permette il riuso.
  • Per quanto riguarda tetrapak e alluminio (come carta stagnola), il loro smistamento varia da comune a comune, ma quello che è certo è che non sono destinati all’indifferenziato.
  • Anche i sacchetti inquinano, perciò non gettarli finché non sono completamente pieni, a meno che non emanino cattivi odori.

(Modificato da Alessandro Bai il 5-2-21)