
Il Crystal Palace di Londra, con i suoi 560 metri di lunghezza, il suo sostegno su 3.300 colonne di ferro e con i suoi 30.000 dadi e bulloni necessari per tenerlo in piedi, è un capolavoro architettonico visto che la sua costruzione risale alla metà dell'800′. Precisamente venne realizzato a Londra nel 1851 in occasione della Grande Esposizione riconosciuta ora con il nome di "Expo".
Perché te ne parliamo? Il motivo è semplice.Il Crystal Palace per il periodo in cui venne costruito è da considerare un'avanguardia architettonica per due motivi.
Il concetto di sostenibilità legato alla costruzione del palazzo viene direttamente dal cervello del suo ideatore. Il progetto del Crystal Palace fu ideato da Sir Joseph Paxton, un architetto e giardiniere noto per le sue serre in vetro. Paxton propose un design modulare che utilizzava componenti prefabbricati. Questo approccio permise di accelerare notevolmente i tempi di costruzione.
In sostanza il Crystal Palace è un edificio che potrebbe essere definito modulare, anche se rispetto ai giorni nostri in cui per realizzare impianti, palazzi e altre costruzioni del genere viene utilizzato il legno lamellare, per l'epoca il Crystal Palace venne costruito utilizzando altri materiali, sempre leggeri rispetto al cemento, ma comunque richiedevano un lavoro di prefabbricazione non indifferente. Ti sto parlando di ‘‘ferro" e "vetro".
Una delle innovazioni chiave fu l'uso di viti standardizzate. Questo sistema, che oggi può sembrare banale, consentì di assemblare rapidamente le varie parti della struttura senza dover creare pezzi unici per ogni giunzione. Inoltre le fabbriche in cui venivano progettati i materiali erano molto vicini al luogo dove doveva sorgere la struttura. E ultimo aspetto non banale, riguarda la gestione dei compiti. Paxton e il suo team adottarono un approccio altamente organizzato, suddividendo il lavoro in fasi e assegnando compiti specifici a diverse squadre di operai.
Fonte |BureauInternational