
Raccontiamo spesso dell'importanza che ha per il futuro energetico non solo dell'Italia, ma di tutto il mondo, l'energia rinnovabile prodotta dal fotovoltaico. E sempre più si vengono a formare parchi solari. Non tutti però sono parchi solari sulla, possiamo dire, "terraferma", molti infatti vengono installati anche in acqua, nei laghi o in parti di oceani.
Adesso allora proviamo a rispondere a una domanda, che forse ti sei fatto, ma a cui non hai saputo dare una risposta. Come funziona un parco solare galleggiante e che differenze ci sono rispetto a uno a terra?
La soluzione dell'energia solare galleggiante, oltre a consentire di diminuire lo sfruttamento di fonti fossili, permette di ridurre il consumo di suolo. A maggior ragione se realizzato in specchi d’acqua artificiali. Il solare galleggiante può inoltre avere sulla biodiversità un impatto minore rispetto a quello che avrebbe la costruzione di un impianto differente. Sulla terra la tecnologia del fotovoltaico richiede più impiego di spazio, quindi la soluzione del galleggiante è più efficace.
Innanzitutto il primo motivo è smettere d'ora in poi di utilizzare dei terreni per dei pannelli. L'obiettivo è quello di destinarli a uso agricolo, in quanto porterebbe a una mitigazione degli impatti ambientali. Infatti, devi sapere che questi pannelli sono composti molto spesso da metalli pesanti, difficili da smaltire e altamente contaminanti per i terreni.
Inoltre, questo tipo di impianto potrebbe avere impatti benefici anche sulla salute dei mari, ma soprattutto dei laghi. Con il cambiamento climatico la temperatura di questi bacini di acqua dolce è aumentata di 0,34 gradi centigradi ogni 10 anni dal 1986 a oggi , generando tutta una serie di problematiche legate all'aumento delle temperature, come le fioriture di alghe tossiche e l'abbassamento dei livelli dell'acqua. Questi pannelli galleggianti sono in grado di ridurre la densità del vento e della luce solare nell'acqua del 10 % e potrebbe compensare 10 anni di effetti causati dal riscaldamento climatico.
I laghi sono molto importanti per la tutela della biodiversità terrestre, infatti pur rappresentando solo l'1% della superficie terrestre contengono il 6% della biodiversità.
Qualche giorno fa, l'azienda di energia rinnovabile Masdar ha annunciato di aver completato l'installazione dell'impianto solare galleggiante nel bacino idrico di Cirata, situata nella provincia occidentale di Giava – Indonesia. Si tratta del terzo impianto più grande del mondo e occuperà solo il 4% del bacino, producendo invece circa 1 GW di picco.
L’obiettivo del governo di Giacarta è accelerare lo sviluppo delle rinnovabili, per un progressivo abbandono del carbone e una riduzione significativa del petrolio. E con questo impianto si è posata una prima grande pietra, anche perché stando ai dati forniti dalla società produttrice dell'impianto, i pannelli fotovoltaici garantiranno la produzione d'energia per soddisfare il fabbisogno energetico di 50mila case. Inoltre garantirebbe un recupero di emissioni pari a 214mila tonnellate di CO2, ogni anno.
Oggi le fonti energetiche rinnovabili rappresentano il 12,3% del mix energetico dell’Indonesia e anche grazie al solare galleggiante il Paese potrà tentare di raggiungere il difficile obiettivo del 23% entro il 2025 (e le zero emissioni nette entro il 2060).