
Per la cura del verde urbano, in molte città italiane l'inizio di Marzo è coinciso con i primi tagli del prato e come le prime potature di piante e alberi. Non tutti sanno che in molti casi una tecnica adottata proprio per la manutenzione del verde in città è quella della capitozzatura. Di cosa si tratta?
Si tratta di una tecnica di potatura che è molto dannosa per alberi o piante e che prevede il taglio complessivo di tutti i rami, foglie e fiori presenti. In prati resta esclusivamente il fusto e le sue due estensioni naturali in altezza. È vero che i tagli della capitozzatura consentono di intervenire per rimuovere funghi o parassiti del legno, ma allo stesso tempo una potatura massiccia porta anche a una grave perdita di sali e acqua e questo riduce di molto l'aspettativa di vita dell'albero.
Quando si attua un tipo di potatura del genere sull'albero il rischio è quello di rimuovere un minimo del 50% della sua chioma fino a un massimo del 100% e questo porta a una grave carenza di energia necessaria ad una pianta.
Dopo la capitozzatura la stessa pianta inizia a produrre le sue gemme per forzare una crescita di una nuova chioma e di germogli intorno ai tagli effettuati. Non sempre però questo avviene, soprattutto se la capitozzatura viene effettuata ogni anno, anzi il risultato, nei casi più gravi, è che la pianta si danneggi al punto tale da rischiare di morire. Quando essa è danneggiata infatti, è più vulnerabile agli attacchi di insetti o parassiti.
Quindi non pensare di procedere con una capitozzatura a una tua pianta o a un tuo albero. L'unico punto in cui tagliare è subito oltre il collare del punto di innesto del ramo. Con una semplice potatura non si arreca alcun danno all'albero, in quanto esso è predisposto a chiudere una sua lieve ferita
Se non lo sai, dopo la capitozzatura il fusto dell'albero diventa eccessivamente esposto ai raggi solari e questo può provocare la scottatura dei tessuti appena al di sotto della corteccia.
Ti sembrerà assurdo perché la luce solare è fondamentale per la crescita dell'albero o della pianta, ma questo solamente in presenza di una folta chioma di foglie, le quali assorbono proprio la luce.
Se un ramo deve essere rimosso lo si deve fare dal suo punto di origine. Se, invece, lo stesso ramo deve essere accorciato, lo si deve tagliare in un punto in cui non sia troppo largo.