Si sta parlando molto di mercato tutelato e mercato libero in merito ai contratti di energia da istituire, modificare o revocare e questo anche perché molti italiani a partire dall'11 gennaio 2024, dovranno attuare il passaggio proprio da un mercato, quello tutelato, a all'altro mercato, quello libero. Questo però riguarda le proprietà private e su come procedere abbiamo già scritto un articolo che ti invitiamo a leggere.
Per quanto riguarda i condomini, dove le bollette della luce sono più cospicue, come funziona? Che tipo di contratti si fanno e si possono fare da gennaio? Il condominio sarà soggetto a questa modifica?
Partiamo subito con il rispondere all'ultima domanda: no, il condominio non è soggetto a questa modifica, perché già a partire dal 1 aprile del 2023 è stato effettuato il passaggio al mercato libero.
Quando si parla di consumi del condominio si fa riferimento alle parti comuni del condominio, ovvero tutti quegli spazi e pertinenze esterne alla tua abitazione: le scale che portano ai piani superiori o alle cantine, l’ingresso, i giardini, i vialetti, i porticati, ecc…
In pratica, tutte quelle zone che troviamo al di fuori della porta di casa, la maggior parte delle volte non sono di esclusivo utilizzo, ma a disposizione di tutti, e si presentano come le parti comuni del condominio. Le spese per le utenze relative a queste ultime andranno suddivise tra gli abitanti dello stabile. Di norma è l’amministratore che riceve e suddivide il costo delle bollette tra i condomini, comunicando poi ad ognuno la dovuta somma da pagare. E questo accade anche in base alla metratura della propria casa. Più la casa è grande e più è da pagare.
Per quanto riguarda le utenze da pagare è bene ricordare anche la spesa condominiale rientra nel regime di condominio parziale, che ad esempio prevede che le spese dei garage con contatori autonomi siano sostenute dai loro proprietari e non da tutto il condominio. Dopo aver fatto tutta questa premessa parliamo direttamente della bolletta della luce.
La scelta di come ripartire questa spesa, come quella dell’acqua e delle altre utenze, è lasciata ai condomini. Il buon senso suggerisce di dividerla in base ai millesimi, ma l’assemblea può decidere una differente modalità. Deve essere comunque votata a maggioranza. La scelta della compagnia che si occuperà delle utenze del condominio può essere effettuata dall’amministratore, oppure un condomino suggerisce un ente sempre durante le assemblee e ponendo la votazione, l'amministratore può capire se procedere o meno alla stipula del contratto proposto dallo stesso condomino oppure no. Adesso, come detto all'inizio, per i condomini si è passati al mercato libero ed è stato obbligatorio il passaggio a partire dal 1 aprile del 2023. A ufficializzare il passaggio è stata l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA).