Come lavorare a un mondo migliore partendo dalla cucina

Vogliamo aiutare il nostro Pianeta? Per passare velocemente dalla teoria alla pratica, è bene concentrarci sul cibo e sul modo in cui lo consumiamo, adottando a partire proprio dalle nostre cucine qualche accorgimento semplice ma dal risultato assicurato!
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Ciaopeople Studios 10 Febbraio 2022

La necessità di lasciare alle prossime generazioni un pianeta che non soffochi nello smog o affoghi a causa dell’innalzamento del livello del mare sta piano piano producendo dei cambiamenti effettivi nella nostra filosofia di vita e nella nostra quotidianità, che ogni giorno, un passo alla volta, sta diventando sempre ecologicamente responsabile.

Le buone abitudini iniziano in cucina

Sotto i lavelli delle nostre cucine ci sono ormai dei veri e propri micro centri di smistamento composti da secchi differenziati per umido, carta, vetro e plastica. Un primo passo ineluttabile che mira, in realtà, a ridurre all’osso qualsiasi tipo di rifiuto. Nel frattempo ci stiamo finalmente facendo carico del futuro delle generazioni a venire e, data la posta in gioco, qualche piccola complicazione in più appare davvero poca cosa: quel semplice gesto di riciclare un materiale inserendolo nel giusto secchio sostiene il cambiamento verso un futuro meno cupo. In cucina, però, differenziare non è l’unica abitudine sana da adottare. Esistono numerosi altri semplici accorgimenti per ridurre al minimo la nostra impronta ambientale. Vediamo quali.

Tips & tricks per aiutare il Pianeta in cucina

  1. Quando si cucina usare i coperchi sulle pentole permette di risparmiare energia sfruttando al massimo il calore.
  2. Spegnere il forno o i fornelli prima del dovuto consente di sfruttare il calore residuo per completare la cottura di ogni pietanza.
  3. Tagliare i cibi in fette più piccole velocizza la loro cottura riducendo il tempo che devono trascorrere a contatto con una fonte di calore.
  4. Utilizzare sempre in modo saggio le pentole, scegliendole della grandezza giusta per il numero di persone per cui si cucina.
  5. Stesso discorso per l’acqua: usarne la quantità minima necessaria, meglio se già tiepida, permette una più rapida ebollizione con consequenziale riduzione dell’energia impiegata.
  6. Riciclare l’acqua con cui si lava la frutta e la verdura. Basta mettere una ciotola per raccoglierla e magari utilizzarla per innaffiare le piante.

Da un’economia sostenibile a un’economia che sostiene

Essere green è importante, ma c’è bisogno di un impegno collettivo e non solo individuale. La sostenibilità è ormai una mission che deve essere fatta doverosamente propria anche dal mondo dell’impresa, ma c’è anche chi è in grado di fare di più, come nel caso di Riso Gallo per il quale la sostenibilità non è solo rispetto degli indicatori ambientali: per loro il riso è sostenibile quando sostiene. Ma sostiene cosa?
Per capirlo basta andare indietro negli anni. L’azienda, fondata nella seconda metà dell’Ottocento dalla famiglia Preve ha portato avanti negli anni il suo legame con un territorio unico per la coltivazione del riso, che va dal vercellese al pavese, intrecciando la sapienza artigianale con la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e umano, diventando un’azienda che non basa le proprie scelte solo su criteri economici, ma ha a cuore anche lo sviluppo della propria comunità e del proprio territorio, la Lomellina.

Coltiviamo il futuro

Attraverso il programma Coltiviamo il futuro, Riso Gallo ha messo in pratica un piano di miglioramento costante degli indicatori ambientali che vanno dall’approvvigionamento energetico, che proviene al 100% da fonti rinnovabili, alla riduzione di sprechi ed emissioni, coinvolgendo anche il confezionamento dei prodotti attraverso imballaggi ecocompatibili e – primi per il sottovuoto – riciclabili.
Nel suo rapporto con i risicoltori, Riso Gallo ha stipulato un patto, la Carta del Riso Gallo, per dare alla filiera di produzione un orizzonte più responsabile che contribuisca alla valorizzazione dell’ecosistema delle risaie, di chi vive e lavora in quel territorio. Una storia imprenditoriale lunga 160 anni e che ha portato a creare varie qualità di riso – Carnaroli, Arborio, Roma, Carnaroli Rustico, Nero, Rosso e Basmati – coltivate utilizzando pratiche di agricoltura sostenibile, verificate da un ente certificatore esterno. Da un alimento simbolo della terra nasce nuova linfa per la Terra.