L'estate è ufficialmente iniziata e se ami il color dorato dell'abbronzatura avrai sicuramente intenzione di sdraiarti al sole e goderti la tintarella. Le scottature solari, però, sono alle porte, sopratutto se hai una pelle molto chiara e tendente all'arrossamento. Se, da una parte, l'esposizione ai raggi solari favorisce la sintesi della vitamina D, allevia i dolori reumatici e stimola il rilascio di serotonina e dopamina, dall'altra è responsabile dei tumori cutanei che con l'età possono insorgere. Segui, allora, una strategia su come preparare la tua pelle al sole senza rischi.
I fattori genetici possono influenzare il modo in cui la pelle reagisce all'esposizione al sole. I fototipi più chiari, ovvero 1 e 2, sono sicuramente i più sensibili e delicati. Le persone aventi carnagione chiara dovrebbero proteggersi con una crema 50+ già dall'arrivo della primavera, iniziando dal viso, la parte del corpo più esposta. Attenzione ai falsi miti: anche le pelli in origine più scure come i fototipi 4, 5 e 6 non sono immuni alle scottature, così come le carnagioni chiare ma già abbronzate.
Nessuna tipologia di pelle è, quindi, esente dal fotoinvecchiamento (o photoaging), ovvero, la velocizzazione del processo di degradazione naturale del collagene da parte di alcune molecole. In questo caso, le radiazioni ultraviolette del sole alterano il meccanismo di recupero del collagene e favoriscono un più rapido invecchiamento della pelle. L'utilizzo assiduo delle lampade abbronzanti, così come un'esposizione frequente e priva di adeguate protezioni al sole non solo daranno un aspetto meno giovane alla pelle, ma sono anche responsabili dell'aumento di rischio di tumori cutanei. Tra i sintomi visibili del fotoinvecchiamento: rughe più estese e profonde, pelle secca, perdita di tonicità ed elasticità, cheratosi attinica e dilatazione dei vasi sanguigni.
Quando si dice di esporsi al sole in modo graduale, il consiglio è giustificato dal fatto che, quando i melanociti sono ancora a riposo dal periodo invernale, gli strati cutanei sono più esposti all'azione potenzialmente irritante dei raggi solari. L'abbronzatura è, infatti, la reazione di difesa, ovvero l'attivazione della melanina, dell'organismo alla luce solare.
Per preparare la tua pelle al sole segui questi suggerimenti:
La maggior parte dei credi popolari, come il fatto che l'utilizzo della crema solare ritardi l'abbronzatura, non sono veri, così come il fatto che non ci si abbronzi in acqua. In quest'ultimo caso, anzi, il rischio di scottature aumenta perché la superficie dell'acqua contribuisce al potenziamento degli effetti dei raggi solari. A tal proposito, un altro elemento da considerare è l'ora del giorno in cui ci si espone: tra le 10 e le 16 i danni provocati dalla luce solare sono potenziati, soprattutto se sei in prossimità di superfici riflettenti come la neve, specchi d'acqua o sabbia.
I dermatologi consigliano una protezione alta prestando particolare attenzione al viso. Le parti del corpo non sono tutte ugualmente sensibili: palpebre, contorno occhi, naso e labbra sono più suscettibili alle scottature rispetto, per esempio, alle braccia. Il cuoio capelluto è un'altra zona da proteggere per evitare spiacevoli scottature: quando i capelli iniziano a diradarsi tieni coperta la parte quando sei esposto direttamente al sole oppure applica degli spray protettivi per capelli che contengono filtri solari.
Presta attenzione anche all'esposizione di orecchie e piedi: queste estremità del corpo sono spesso dimenticate nell'applicazione della protezione ma particolarmente esposte al sole soprattutto se non si indossa un cappello o si cammina sul bagnasciuga.