bonus acqua potabile 2023

Come richiedere il bonus acqua potabile per il 2023, incentivo per diminuire l’uso delle bottiglie di plastica

Dal 1 al 28 febbraio è possibile richiedere il bonus acqua potabile per le spese sostenute nel corso dell’anno precedente per l’acquisto di dispositivi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Roberto Russo 1 Febbraio 2023

Anche un gesto semplice e vitale quale il bere acqua può contribuire a diminuire l'utilizzo di plastica. La questione sta nel “come” si fa una cosa. È in questa direzione che si muove il cosiddetto bonus acqua potabile: un incentivo per acquistare impianti per migliorare qualità e sapore dell'acqua nelle nostre abitazioni. Il bonus consiste nel riconoscimento di un credito d'imposta fino al 50% della spesa sostenuta. Per ottenerlo bisogna presentare domanda all'Agenzia delle entrate nel mese di febbraio dell'anno successivo a quello nel quale è stata sostenuta la spesa.

Vediamo meglio i dettagli di questo bonus che è stata approvato dalla Legge di Bilancio 2022 anche per il 2023 (inizialmente il bonus era previsto per il biennio 2021-2022)

Cos'è

Il credito di imposta del 50% è previsto per le spese sostenute sull'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio dell'acqua, mineralizzazione della stessa, raffreddamento e/o aggiunta di anidride carbonica alimentare.

Chi lo può richiedere

Il bonus acqua 2023 può essere richiesto sia dai privati cittadini che da professionisti.

L'importo massimo per calcolare l'agevolazione è di 1000 euro per ogni immobile nel caso di persone fisiche e di 5000 euro per ogni immobile a fini commerciali o istituzionali che può essere erogato agli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come richiedere il bonus

Prima di richiedere il bonus è necessario avere la documentazione delle spese sostenute: quindi fondamentali sono la fattura elettronica o, in alternativa, un documento commerciale che riporti chiaramente il codice fiscale di chi richiede il credito. Inoltre nel caso di privati (e, in linea generale, per i soggetti diversi dagli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria) il pagamento deve essere fatto in maniera tracciabile (versamento bancario o postale, sistemi di pagamento elettronici) e non in contante (però se la spesa è stata sostenuta prima del 16 giugno 2021 sono ammessi anche i pagamenti in contanti purché con documentazione che attesti l'effettiva spesa).

La domanda va presentata online, attraverso la pagina apposita predisposta sul sito dell'Agenzia delle entrate: non è necessario installare alcun software, si fa tutto online. L'importante è avere la documentazione necessaria e trasmettere la domanda entro il 28 febbraio 2023.