Come riconoscere i disturbi della tiroide e quando si ottiene l’invalidità

Come riconoscere i sintomi dei disturbi della tiroide e quando si può ottenere l’invalidità. Ecco tutto quello che c’è da sapere su sintomi, percentuali e procedura INPS.
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Redazione 5 Agosto 2025

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla situata alla base del collo, ma svolge un ruolo fondamentale nel regolare numerose funzioni del corpo. Quando qualcosa non funziona, il corpo inizia a inviare segnali precisi. Riconoscere i disturbi della tiroide in tempo è essenziale per intervenire con le giuste terapie e, nei casi più gravi, può dare diritto anche al riconoscimento dell’invalidità civile.

I principali disturbi della tiroide

I problemi tiroidei più comuni sono:

1. Ipotiroidismo

La tiroide lavora troppo poco e produce meno ormoni tiroidei del necessario.
Sintomi più comuni:

  • stanchezza cronica,
  • aumento di peso,
  • pelle secca,
  • depressione o sbalzi d’umore,
  • intolleranza al freddo,
  • rallentamento del battito cardiaco.

2. Ipertiroidismo

La tiroide è troppo attiva e produce ormoni in eccesso.
Segnali da notare:

  • perdita di peso improvvisa,
  • nervosismo, irritabilità,
  • sudorazione eccessiva,
  • battito cardiaco accelerato (tachicardia),
  • tremori alle mani,
  • insonnia.

3. Tiroidite

È un’infiammazione della tiroide, spesso di origine autoimmune, come nel caso della tiroidite di Hashimoto o del morbo di Basedow.

4. Noduli tiroidei o gozzo

Si tratta di ingrossamenti anomali o noduli, che possono essere benigni o maligni. In alcuni casi possono interferire con la respirazione o la deglutizione.

Quando i disturbi della tiroide danno diritto all’invalidità

Non tutti i problemi tiroidei danno automaticamente diritto all’invalidità civile. L’INPS valuta caso per caso, tenendo conto della gravità della patologia, dei sintomi e delle conseguenze sulla vita quotidiana e lavorativa.

Ecco alcuni esempi in cui può essere riconosciuta una percentuale di invalidità:

  • Ipotiroidismo severo con sintomi persistenti nonostante la terapia.
  • Ipertiroidismo non controllabile che compromette l’attività lavorativa.
  • Tiroidite autoimmune con effetti sistemici importanti (astenia, disturbi neurologici, alterazioni del metabolismo).
  • Gozzo voluminoso che compromette la respirazione o la deglutizione.

Neoplasie tiroidee (tumori): possono comportare invalidità elevata o, in caso di terapie oncologiche, anche il riconoscimento dell’accompagnamento.

Percentuali di invalidità riconosciute

Le percentuali possono variare da un minimo di 21% fino a oltre 74%, in base alla gravità:

Tipo di patologiaPercentuale indicativaIpotiroidismo lieve21-40%Ipertiroidismo con sintomi gravi41-60%Tiroidite autoimmune cronica31-55%Neoplasie maligne tiroidee60-100%Gozzo ostruttivo con compromissione funzionale50-70% Come richiedere l’invalidità per problemi tiroidei

Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, è necessario seguire questa procedura:

  • Visita dal medico di base, che rilascia un certificato con diagnosi e codice patologia.
  • Invio della domanda online all’INPS, tramite il portale ufficiale o con l’aiuto di un patronato.
  • Visita della commissione medica INPS, che valuta la documentazione e lo stato di salute.
  • Esito e percentuale riconosciuta, con possibilità di ricorso in caso di disaccordo.

I disturbi della tiroide non vanno sottovalutati: anche se spesso iniziano in modo silenzioso, possono impattare significativamente sulla qualità della vita. Se la patologia è invalidante o cronica, è possibile accedere ai benefici previsti dalla legge. Riconoscere i segnali del corpo e agire per tempo è il primo passo per proteggere la propria salute e i propri diritti.