Il boom di polmoniti nei bambini in Cina, nelle ultime settimane, che in questi giorni si sta verificando anche in Francia e in Vietnam sembra, almeno per il momento, avere una causa comune: il Mycoplasma pneumoniae.
La buona notizia è che si tratta di un batterio noto, responsabile di infezioni del tratto respiratorio, soprattutto nei bambini. La notizia meno positiva è che può causare polmoniti anche piuttosto severe, soprattutto nei bambini sotto i due anni.
"Questo è il motivo per cui – spiega il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario dell'Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano – queste polmoniti stanno determinando un aumento dei ricoveri in pediatria: nei bambini piccoli i sintomi possono essere piuttosto severi, da rendere necessaria l'ospedalizzazione".
A differenza da altri batteri patogeni, il Mycoplasma pneumoniae è un batterio privo di parete cellulare: per questo le sue proteine di adesione hanno una particolare affinità per l'epitelio del tratto respiratorio, per questo è causa di polmonite.
Dopo l'infezione acuta, questo batterio determina una lunga fase di presenza asintomatica (per settimane o mesi) che permette la trasmissione da persona a persona attraverso un contatto ravvicinato, di goccioline respiratorie infette. Il periodo di incubazione dopo l'esposizione è di circa 23 giorni.
Si tratta di polmoniti piuttosto contagiose, tanto che la diffusione nelle famiglie si avvicina al 90%. a fronte di un'immunità di breve durata.
Il Mycoplasma pneumoniae è un microrganismo atipico che può infettare le vie respiratorie umane, causando sintomi simili a quelli dell'infezione respiratoria superiore, ma in alcuni casi può progredire a una polmonite più grave. Le polmoniti da esse determinate vengono anche dette "polmoniti atipiche" o "polmoniti ambulanti".
Mentre negli adulti questi infezioni del tratto respiratorio si manifestano come sindromi simil-influenzali, in genere di lieve entità, in età pediatrica, in particolare modo sotto i due anni, possono causare sindromi più severe.
"I genitori – spiega Pregliasco – devono prestare attenzioni a sintomi quali le narici che si stringono per le difficoltà respiratorie, le coste che si introiettano sempre per lo stesso motivo, oltre alla presenza di tosse continua e febbre anche molto alta".
Per fare una sintesi, possiamo dire che i sintomi più frequenti delle polmoniti da Mycoplasma pneumoniae sono:
"Sebbene non sia in virus, ma un batterio – specifica il professor Pregliasco – le modalità di trasmissioni restano le stesse", ovvero per via aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, in maniera diretta e indiretta.
Non esistendo un vaccino specifico per questo batterio, restano valide le precauzioni consigliate per tutte le malattie che si trasmettono in questo modo.
È importante quindi lavare spesso le mani, tossire o starnutire nella piega del gomito, di indossare la mascherina quando si presentano segni di infezione respiratoria e di farla indossare ai soggetti più fragili.
Fonte | Ospedale Bambino Gesù di Roma;