Come riforestare con il metodo Miyawaky, ovvero come creare una piccolo bosco con gli alberi del luogo

Sapevi che con questo metodo è stata riforestata anche una parte della Muraglia Cinese?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Castagna 26 Gennaio 2024

Se durante l'inverno non abbiamo problemi di alte temperature in città, quando arriva l'estate e comincia a fare più caldo lo sbalzo termico si nota soprattutto quando ci troviamo in un parco. D'estate infatti è facile avvertire una sensazione piacevole quando ci troviamo in luoghi dove c'è del verde. Abbiamo visto più volte come, oltre a essere importanti ecosistemi, le foreste sane rimuovono dall'atmosfera l'anidride carbonica che riscalda il pianeta. In più, gli alberi, proprio come il mare, fanno sì che la percezione della temperatura che hai sia diversa rispetto a quella reale. Per farti un esempio, se in città la temperatura media ad Agosto è di 35°, se ti trovi in un parco sicuramente avvertirai molto meno caldo. Ecco perché alcuni studiosi hanno pensato bene di ripensare le città in ottica ambientale.

Nel 2021, per esempio, il professore olandese Cecil Konijnendijk, ricercatore e insegnante di silvicultura urbana a Vancouver, ha calcolato il fabbisogno di verde urbano, e ha dato origine alla regola 3-30-300. Si tratta del principio per cui ogni persona che vive in città dovrebbe avere la possibilità di vedere dalla propria finestra di casa almeno tre alberi. Non solo. Ogni quartiere dovrebbe avere il 30 per cento di copertura arborea e il più vicino parco cittadino non dovrebbe trovarsi a una distanza di oltre 300 metri dalla propria abitazione.

Il metodo Miyawaky

Anche un altro studioso si era dedicato alla riforestazione degli spazi abitati. Giapponese d'origine e botanico di professione, ma non è il nostro amico Ichiro Ohga. Si chiama, Akira Miyawaki, un ecologo che ha dedicato tutta la sua carriera allo studio delle piante e allo sviluppo di metodi per la riforestazione e il restauro degli ambienti. Miyawaki ha teorizzato questo metodo negli anni Settanta e da quel momento in molti hanno seguito i suoi studi, per applicarli in diversi contesti nel mondo. Il metodo Miyawaki, a cui il biologo aveva dato inizialmente il nome di "Restoration of Native Forests by Native Tree (restauro di foreste native con alberi nativi)", ha lo scopo di invertire le situazioni di degrado ambientale. Per farlo, Miyawaki pensava che si dovessero riforestare alcune aree specifiche con alcune modalità di intervento il più possibile simili a quelle naturali.

E quindi, come funziona questo metodo? Seguendo alcuni step specifici:

  • scelta delle specie: dopo un'accurata analisi del territorio e dei rilievi floristici, la cosa migliore da fare per cominciare è la scelta del specie arboree da utilizzare per la riforestazione. Miyawaky distingue tra: specie principali, che costituiscono il piano dominante, e specie compagne. Chiaramente devono essere scelte delle specie che hanno delle caratteristiche compatibili con il terreno e il luogo dove saranno piantate;
  • I semi raccolti vengono fatti germinare e, in un secondo momento, vengono fatti crescere in vaso fino a quando non raggiungono i 30-50 cm di altezza. Questa fase richiede all'incirca un anno e mezzo;
  • ci sono due fasi molto importanti: la prima è un breve periodo di hardening, ovvero sottoporre il seme a una serie di processi di idratazione e disidratazione, la seconda è la riqualificazione del terreno superficiale.
  • si trapiantano le specie che abbiamo scelto, due o tre ogni metro quadro;
  • si pacciama il terreno con prodotti naturali per evitare l'erosione del suolo o l'eccessivo sviluppo di piante infestanti.