
Se durante l'inverno non abbiamo problemi di alte temperature in città, quando arriva l'estate e comincia a fare più caldo lo sbalzo termico si nota soprattutto quando ci troviamo in un parco. D'estate infatti è facile avvertire una sensazione piacevole quando ci troviamo in luoghi dove c'è del verde. Abbiamo visto più volte come, oltre a essere importanti ecosistemi, le foreste sane rimuovono dall'atmosfera l'anidride carbonica che riscalda il pianeta. In più, gli alberi, proprio come il mare, fanno sì che la percezione della temperatura che hai sia diversa rispetto a quella reale. Per farti un esempio, se in città la temperatura media ad Agosto è di 35°, se ti trovi in un parco sicuramente avvertirai molto meno caldo. Ecco perché alcuni studiosi hanno pensato bene di ripensare le città in ottica ambientale.
Nel 2021, per esempio, il professore olandese Cecil Konijnendijk, ricercatore e insegnante di silvicultura urbana a Vancouver, ha calcolato il fabbisogno di verde urbano, e ha dato origine alla regola 3-30-300. Si tratta del principio per cui ogni persona che vive in città dovrebbe avere la possibilità di vedere dalla propria finestra di casa almeno tre alberi. Non solo. Ogni quartiere dovrebbe avere il 30 per cento di copertura arborea e il più vicino parco cittadino non dovrebbe trovarsi a una distanza di oltre 300 metri dalla propria abitazione.
Anche un altro studioso si era dedicato alla riforestazione degli spazi abitati. Giapponese d'origine e botanico di professione, ma non è il nostro amico Ichiro Ohga. Si chiama, Akira Miyawaki, un ecologo che ha dedicato tutta la sua carriera allo studio delle piante e allo sviluppo di metodi per la riforestazione e il restauro degli ambienti. Miyawaki ha teorizzato questo metodo negli anni Settanta e da quel momento in molti hanno seguito i suoi studi, per applicarli in diversi contesti nel mondo. Il metodo Miyawaki, a cui il biologo aveva dato inizialmente il nome di "Restoration of Native Forests by Native Tree (restauro di foreste native con alberi nativi)", ha lo scopo di invertire le situazioni di degrado ambientale. Per farlo, Miyawaki pensava che si dovessero riforestare alcune aree specifiche con alcune modalità di intervento il più possibile simili a quelle naturali.
E quindi, come funziona questo metodo? Seguendo alcuni step specifici: